 |
Famiglie ostaggi: "Netanyahu sabota accordi per ragioni personali"
di
Marilina Mazzaferro
Sabato le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza hanno esortato le autorità della sicurezza del paese a non consentire al primo ministro Benjamin Netanyahu di sabotare l'accordo sullo scambio di ostaggi con le fazioni palestinesi.
Durante una conferenza stampa presso il Ministero della Difesa a Tel Aviv, le famiglie degli ostaggi hanno dichiarato: "Non lasciate che Netanyahu saboti nuovamente l'accordo".
Hanno fatto appello alla leadership del loro paese affinché accetti un cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi israeliani.
"L'insistenza di Netanyahu nel prolungare la guerra si frappone tra noi e i nostri cari", hanno sottolineato.
"Continuare la guerra significa uccidere gli ostaggi per mano del governo israeliano!" - aggiungono le famiglie.
Hanno supplicato il ministro della Difesa Yoav Galant, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e i capi dello Shin Bet e del Mossad di non permettere a Netanyahu di sabotare nuovamente l’accordo.
Le famiglie degli ostaggi hanno sottolineato che “la gente capisce che Netanyahu prolunga la guerra per ragioni personali; raggiungere un accordo (per fermare la guerra e scambiare gli ostaggi) porterebbe a elezioni anticipate e alla fine del suo governo”.
Domenica Netanyahu ha dichiarato di essere pronto solo per un accordo “parziale” per il recupero di alcuni prigionieri israeliani detenuti nella Striscia di Gaza.
Netanyahu ha fatto marcia indietro sulle sue dichiarazioni di lunedì, sostenendo di essere impegnato a favore di una proposta di cessate il fuoco per Gaza sostenuta dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Israele "non metterà fine alla guerra finché non riporteremo indietro tutti gli ostaggi (...) non porremo fine alla guerra finché non elimineremo Hamas e non riporteremo sani e salvi i residenti del sud nelle loro case", ha detto Netanyahu alla Knesset (il parlamento israeliano).
Israele stima che circa 120 israeliani siano detenuti da Hamas a Gaza.
I colloqui indiretti tra Israele e Hamas mediati da Stati Uniti, Qatar ed Egitto non sono finora riusciti a raggiungere un accordo su un cessate il fuoco permanente che consenta uno scambio di prigionieri tra israeliani e palestinesi.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|