Medio Oriente: uccidono mentre noi pensiamo alle vacanze
di Gabriele Germani

Ma che succede in Medio Oriente?

Succede che nonostante 40 milioni di condivisioni, non tutti gli occhi sono rimasti su Rafah.

Gli occhi di molti in Occidente, come già altre volte in passato, sono passati rapidamente alle prossime vacanze.

Quello che vediamo a Gaza è senza precedenti, si colpiscono le famiglie per colpire Hamas (bambini inclusi), si colpiscono gli ospedali (non accadeva nemmeno in Afghanistan!), gli organi internazionali parlano di genocidio e siamo a 40.000 morti.

Famiglie divise, bambini invalidi a vita, folle che muoiono di fame e sete; oltre al danno la beffa, gli aiuti lanciati dal cielo spesso uccidono o feriscono gravemente chi si trova sotto nel disperato tentativo di prendere cibo.

Intanto la situazione incalza. In Cisgiordania, sotto il silenzio generale e con quegli occhi ben distratti altrove, procedono le violenze ai danni della popolazione palestinese; ma soprattutto la crisi in Libano incombe su tutti noi.

Così il governo israeliano (e quello USA a ruota) ogni giorno dicono tutto e il contrario di tutto "li riporteremo all'età della pietra" ma anche "Israele non ha intenzione di attaccare il Libano".

Hezbollah non è Hamas, uno scontro Hezbollah-Israele si convertirebbe nel caos generale per quantità e qualità delle armi e degli attori nella regione.

Giusto per esser chiari: Hezbollah, nelle settimane passate, ha detto che se Cipro continuerà a supportare la logistica militare israeliana durante un eventuale guerra in Libano, verrà considerato obiettivo militare. Cipro è parte dell'Unione Europea e in caso di guerra con un membro, tutta l'Unione (anche noi) è coinvolta.

Cosa potrebbe andare storto? Continuiamo a preoccuparci delle vacanze estive e della nazionale di calcio.

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