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A Genova per bloccare il porto contro la logistica di guerra
di
Viola Fiore
I Giovani Palestinesi in Italia hanno lanciato un appello di solidarietà al popolo palestinese invitando all'azione e a manifestare "contro la produzione di morte" e bloccare il porto il 25 Giugno a Genova.
L'Italia continua a vendere a Israele armi italiane e a garantire l'utilizzo delle proprie infrastrutture per il trasporto delle armi.
Per questo, dicono, "è fondamentale colpire il simbolo della complicità italiana nel genocidio, presente a Genova: il porto, una delle basi logistiche più importanti e influenti da cui da cui si gestiscono, riforniscono e partono gli armamenti. Nel porto di Genova infatti operano compagnie come: Zim, armatore ufficiale d’Israele che garantisce la logistica di guerra tra l’entità sionista, gli Stati Uniti e l’Italia: Eni, Leonardo, Maersk e Bahri".
Da ottobre, spiegano, "Maersk ha trasportato più di 300 milioni di dollari di componenti di armi per i principali produttori di armi negli Stati Uniti: un quarto delle spedizioni identificate come componenti per Northrup Gruman, Woodward, Raytheon e Lockheed Martin negli Stati Uniti sono navi Maersk. Almeno il 68% delle armi israeliane provengono dagli Stati Uniti. Maersk garantisce la fornitura rapida e coerente di massacri e distruzioni a Gaza".
Per gli organizzatori della protesta, le società di logistica, con Maersk come leader del settore, "sono gli approfittatori invisibili della produzione di armi, rendendo il genocidio dei palestinesi una realtà. Prendere di mira Maersk interrompe direttamente il flusso di armi nella catena di approvvigionamento della morte utilizzata per compiere il genocidio dei palestinesi."
In particolare: "Chiediamo che Maersk tagli i legami con Israele e metta fine alla sua complicità nel genocidio dei palestinesi."
Pertanto, con lo slogan STOP ALLA LOGISTICA DELLA GUERRA! si invita al blocco del porto in solidarietà alla Resistenza Palestinese il 25 giugno.
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