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22 giugno 2024
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Israele: alti funzionari non si fidano di Netanyahu
di Mauro W. Giannini

Alti funzionari israeliani hanno espresso serie preoccupazioni riguardo agli sviluppi del combattimento in corso sul fronte settentrionale e hanno messo in dubbio la capacità dell'occupazione israeliana di contrastare efficacemente la forza e le capacità missilistiche di Hezbollah.

Il Maggiore Generale della Riserva Yitzhak Brik ha sottolineato la natura interconnessa delle guerre a Gaza e in Libano. Ha dichiarato: "Hezbollah ci lancia dozzine di missili e droni ogni giorno e non riusciamo a fermarlo".

Brik ha inoltre criticato l'insuccesso dell'occupazione israeliana nel raggiungere i suoi obiettivi a Gaza, non riuscendo nemmeno a fermare gli attacchi missilistici di Hezbollah attraverso misure aeree o il sistema di difesa Iron Dome, e essendo impreparato alle minacce dei droni.

L'ex ministro della Sicurezza Moshe Yaalon ha espresso una prospettiva cupa al Canale 12 israeliano, affermando: "Israele non si è mai trovato in una tale crisi sin dalla sua fondazione ed è essenzialmente senza leadership".

Ha criticato le affermazioni di vittoria assoluta come retorica populista, chiedendo: "Cosa significa? È uno slogan carino per il populismo, ma non è pratico".

Il leader del partito laburista Yair Golan ha suggerito che l’unico modo per ottenere un cessate il fuoco nel nord è fermare i combattimenti nel sud, cioè a Gaza. Lui ha sottolineato che sotto l'attuale governo non è giustificabile intraprendere un'altra guerra nel Nord.

"Questo governo ha perso la sua legittimità il 7 ottobre ed è incapace di prendere decisioni nell'interesse di Israele, come indicano tutti i sondaggi", ha dichiarato Golan.

Anche l'ex capo del Mossad Tamir Pardo ha espresso forti critiche nei confronti del premier israeliano, dicendo a Channel 12: "Netanyahu non ascolta né vede; pensa solo a se stesso e sta portando Israele al disastro". Pardo ha accusato Netanyahu di mancare di strategia e visione su tutte le questioni, aggiungendo: "In una certa misura, mi fido di Nasrallah più di Netanyahu".


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