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21 giugno 2024
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Internet e propaganda anti-Palestinesi
di Paolo Mossetti

Una notizia pesantissima, colpevolmente ignorata. L’Anti Defamation League, formalmente una tra le più importanti associazioni statunitensi che lottano contro l'antisemitismo ma da decenni funzionante come aggressiva lobby pro-Israele, è stata dichiarata fonte faziosa e inaffidabile da Wikipedia.

Gli editor del sito, a larghissima maggioranza, ha detto che l'ADL non va assolutamente citata negli articoli di Wikipedia sul conflitto Israele-Palestina perché di parte e disonesta. Per capirci, altre fonti generalmente inaffidabili, secondo Wikipedia, sono i media statali russi, Fox News e le recensioni di Amazon.

L'ADL è messa in discussione da Wikipedia anche sul tema dell'antisemitismo. Secondo un'inchiesta di JewishCurrents, la definizione di antisemitismo fornita dall'ADL è talmente vasta da includere praticamente qualsiasi espressione di solidarietà con la resistenza palestinese. È un colpo durissimo per una delle maggiori autorità mondiali sull'odio anti-ebraico e un potentissimo gruppo di pressione pro-Israele.

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La tattica principale utilizzata dall'establishment per svilire i manifestanti filo-palestinesi (dalle università ai gruppi attivisti senza grande potere) è stata, per anni, il cosiddetto nutpicking: cercare ed evidenziare i casi individuali più fuori di testa, come se fossero rappresentativi di un'intera causa.

Nel frattempo, stampa e media tradizionali hanno occultato dietro una retorica imbolsita, inserti culturali scritti da benestanti per altri benestanti, citazioni "pop", letteratura colta e serie tv la vera radicalizzazione di massa, che era quella di israeliani e filoisraeliani rigidi - come si può vedere dalle interviste per strada a Tel Aviv, dall'attività dei gruppi lobbistici e dei loro sicari.

Questo è stato un errore madornale e oggi, con le nuove piattaforme social, non filtrate dagli intermediari tradizionali, le brutalità dell'IDF e le intenzioni genocidarie di vasti segmenti d'opinione e della politica israeliani arrivano al pubblico mondiale.

Che non voterà o penserà mai più come prima.

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