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20 giugno 2024
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Israele: esercito e governo parlano lingue diverse
di Mauro W. Giannini

Secondo il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce militare israeliano, l'obiettivo di "sradicare Hamas" è irraggiungibile.

Il portavoce dell'IOF Daniel Hagari ha descritto come impossibile l'obiettivo di distruggere il movimento di resistenza palestinese di Hamas, suscitando il rimprovero del primo ministro Benjamin Netanyahu.

“Hamas è un’idea. Coloro che pensano che si possa farla scomparire si sbagliano", ha detto Hagari a Israeli Channel 13, aggiungendo che chiunque offra questa soluzione "fuorvia il pubblico".

Ha aggiunto che se il governo israeliano non trovasse un'alternativa, Hamas rimarrebbe a Gaza.

In risposta, l’ufficio di Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che uno degli obiettivi della guerra è la “distruzione delle capacità militari e di governo di Hamas”, aggiungendo che le forze di occupazione israeliane sono “impegnate” a tale obiettivo.

Hagari ha confermato sabato sera che l'esercito non sarà in grado di recuperare tutti i prigionieri nella Striscia di Gaza attraverso operazioni militari, secondo il Canale 12 israeliano.

Ciò fa eco alle osservazioni di Amos Harel, analista di affari militari per il quotidiano israeliano Haaretz, il quale sostiene che "Israele non è vicino alla vittoria totale", aggiungendo che il recupero di un gran numero di prigionieri nella Striscia di Gaza "sarà possibile solo attraverso un accordo che richiede concessioni significative."

A sua volta, il quotidiano israeliano Maariv ha citato l'ex capo della direzione delle operazioni dell'esercito israeliano, il maggiore generale (Res.) Israel Ziv, affermando che "solo un accordo può riportare indietro gli ostaggi israeliani".

Ziv ha aggiunto che l'accordo dovrebbe essere parte di un accordo globale per porre fine alla guerra, sottolineando che tale accordo "sarebbe più a nostro vantaggio, perché stiamo affrontando una minaccia esistenziale nel Nord".

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