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18 giugno 2024
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Giornata mondiale contro i discorsi dell'odio
di Gabriella Mira Marq

Il 18 giugno 2021, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 18 giugno Giornata internazionale per la lotta all’incitamento all’odio con l’obiettivo di promuovere il dialogo interreligioso e interculturale e la tolleranza come efficaci contrasti all’incitamento all’odio.

Per l'occasione, oggi Antonio Guterres ha messo in guardia dai pericoli dell’incitamento all’odio tossico, affermando che qualsiasi livello di esso è inaccettabile e sollecitandone la completa eliminazione.

"L'incitamento all'odio è un indicatore di discriminazione, abuso, violenza, conflitto e persino crimini contro l'umanità. Abbiamo visto questo fenomeno dalla Germania nazista al Ruanda, alla Bosnia e oltre. Non esiste un livello accettabile di incitamento all'odio; dobbiamo tutti lavorare per sradicarlo completamente", ha affermato il segretario generale Antonio Guterres in una dichiarazione scritta in occasione della Giornata internazionale contro il discorso dell'odio.

Guterres ha evidenziato i diversi gruppi a cui è rivolto l’incitamento all’odio, compresi quelli basati su razza, etnia, religione, credo o affiliazione politica.

Sottolineando il recente aumento della retorica antisemita e islamofobica sia online che nei commenti pubblici di personaggi influenti, Guterres ha affermato che l’incitamento all’odio è “enormemente amplificato dal potere delle piattaforme digitali e degli strumenti che gli consentono di diffondersi oltre i confini e le culture”.

Sottolineando i doveri giuridici degli Stati, Guterres ha affermato: "Gli Stati hanno l'obbligo, ai sensi del diritto internazionale, di prevenire e combattere l'incitamento all'odio e di promuovere la diversità, la comprensione reciproca e la solidarietà. Devono intensificare e attuare questi impegni, garantendo nel contempo che le misure che adottano preservare la libertà di parola e proteggere le minoranze e le altre comunità."

Ha sottolineato l’impatto significativo dell’incitamento all’odio sui giovani, in particolare online, e ha chiesto il loro inserimento nella soluzione.

"I governi, le autorità locali e i leader religiosi, aziendali e comunitari - ha detto - hanno il dovere di investire in misure volte a promuovere la tolleranza, la diversità e l'inclusione e a contrastare l'incitamento all'odio in tutte le sue forme".

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