Iran respinge al mittente le accuse del G7
di Marilina Mazzaferro

Nella dichiarazione congiunta dopo il vertice del 14 giugno, i leader del G7 hanno invitato l’Iran ad astenersi dall’aiutare la Russia nella sua operazione militare speciale in Ucraina e hanno messo in guardia in caso contrario da ulteriori sanzioni. Il G7 ha inoltre messo in guardia l’Iran da azioni maligne che potrebbero destabilizzare la situazione in Medio Oriente.

Ma l'Iran ha risposto punto per punto. Qualsiasi tentativo di collegare il conflitto in Ucraina alla cooperazione dell’Iran con la Russia è politicamente motivato, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani.

Il portavoce ha osservato che "il raggiungimento dei nobili obiettivi dei diritti umani sulla scena internazionale si trova ora di fronte a sfide significative, la più immediata delle quali è l'indifferenza e l'inazione dei leader del G7 verso l'uccisione sistematica e il diffuso massacro di palestinesi" da parte di Israele.

"Come più volte affermato, qualsiasi tentativo di collegare la guerra in Ucraina alla cooperazione bilaterale tra la Repubblica islamica dell'Iran e la Russia è un'azione guidata esclusivamente da fini politici dannosi", ha affermato in una dichiarazione successiva alla dichiarazione anti-iraniana del Gruppo di Sette leader.

Ha osservato che un certo numero di paesi "continuano la loro politica fallita e inefficace di imporre e mantenere sanzioni contro la nazione iraniana" e ha invitato il G7 a "prendere le distanze dalle politiche distruttive del passato".

"L'Iran agirà con decisione nel proteggere e difendere la propria sicurezza nazionale e i propri interessi contro qualsiasi comportamento o azione non calcolata", ha sottolineato.

Mosca e Teheran hanno ripetutamente smentito le notizie relative alla fornitura di armi e tecnologie iraniane alla Russia.

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