 |
Fame uccide migliaia di bambini ma per i media non fa notizia
di
Giuseppe Salamone
Mentre abbiamo imbecilli che fanno teatro e si prendono a pugni in Parlamento, scusate se lo dico, circolano foto di piccoli palestinesi cui si vedono le ossa sotto la pelle. Ovviamente per la grande stampa è tutto oro in quanto hanno un altro buon motivo per continuare a non parlare e censurare le questioni che veramente andrebbero messe in prima pagina e raccontate fino allo sfinimento.
Siamo talmente alla frutta al punto che chi muore di malnutrizione causata scientemente viene censurato mentre quattro imbecilli con lauti stipendi che fanno i clown in Parlamento occupano ogni posto sui media di regime. Per chi verrà a dire che "le due cose non si legano" o "la rissa in Parlamento deve essere" raccontata rispondo a prescindere di essere d'accordo. Ma prima ponetevi questa domanda: perché alle due cose non danno lo stesso spazio?
Capisco che per qualcuno non si tratta di ostaggi del "popolo eletto" ma di persone "inferiori" o "vittime collaterali" come li chiama il Corriere della Sera", la cui vita ormai vorrebbero abituarci a considerare come 100, 1000, 10000 vite di quel popolo che ha "diritto" di fare la qualsiasi. Capisco che debbano servire il padrone e non indispettire chi li tiene al guinzaglio e le comunità ebraiche. Ma ci dovrebbe essere un limite a tutto.
Sono convinto che tanti giornalisti abbiano figli della stessa età di Amjad Al-Qanou, tre anni. E magari anche chi ci viene a dire, con faccia di bronzo e con il sorriso sornione in diretta televisiva "come se i morti si pesassero", lo dice perché forse pensa che non bisognerebbe pesare nemmeno i vivi visto che ormai anche i vivi iniziano a pesare sempre meno per la malnutrizione.
Cari miserabili, complici e vigliacchi, quando vedete queste immagini, perché queste immagini le vedete anche voi, non vi si accende qualcosa che vi induca a porvi alcune domande? Tipo: ma non è arrivata l'ora di svegliarmi? E se fosse mio figlio? E se quella mamma fosse mia moglie? E se mio figlio piangesse perché ha fame e sta morendo di malnutrizione mentre chi oggi mi tiene al guinzaglio ne è responsabile, cosa farei?
Amjad pesa 5 kg. Ripeto: 5 chili!
Ma evidentemente non basta per far svegliare chi dorme consapevolmente (ormai non si può più dire di non sapere o di non vedere) perché la malattia chiamata suprematismo ha definitivamente preso il sopravvento.
È la stessa malattia che ha caratterizzato ogni genocidio, partendo da quello dei nativi americani, passando per quello nazista per arrivare a quello odierno. È la malattia più grave che possa contagiare un essere umano perché lo trasforma in male assoluto tanto da dar vita a un'altra specie che nulla ha a che vedere con l'essere umano per come concepito.
Non auguro il male a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico. Ma chi oggi avrebbe l'obbligo di documentare e il potere di fermare tutto ciò e nonostante tutto preferisce girarsi dall'altra parte magari preferendo la visione del "Var" della Camera dei Deputati, meriterebbe di patire le stesse pene dell'inferno.
Meriterebbe di vedere il proprio figlio di tre anni, che pesa tre chili, morire lentamente di fame mentre chi gli dovrebbe e gli potrebbe dare una mano non solo se ne disinteressa altamente, ma fa da "scorta mediatica" e dà copertura politica ai carnefici. Allora, forse, capirete.
Ma sarà troppo tardi, perché se mai dovesse esserci gente come voi, sarete ripagati con la stessa moneta con la quale oggi state scambiando: una moneta chiamata vigliaccheria che preferisce approfondire vita, morte e miracoli di quattro imbecilli che guadagnano 15.000€ al mese piuttosto che la morte lenta e dolorosa di migliaia di bambini...
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|