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Stupri 7 ottobre: conclusioni della Commissione ONU per i diritti umani
di
Rossella Ahmad
"26. La Commissione ha esaminato le testimonianze ottenute da giornalisti e polizia israeliana riguardo allo stupro, ma non è stata in grado di verificare in modo indipendente tali accuse, a causa della mancanza di accesso alle vittime, ai testimoni e ai luoghi del crimine e all'ostruzione delle sue indagini da parte delle autorità israeliane. La Commissione non è stata in grado di esaminare la versione non modificata di tali testimonianze. Per gli stessi motivi, la Commissione non ha potuto verificare nemmeno le denunce di torture sessuali e mutilazioni genitali. Inoltre, la Commissione ha ritenuto che alcune accuse specifiche fossero false, inesatte o contraddittorie con altre prove o dichiarazioni e le ha scartate dalla sua valutazione".
Questa la dichiarazione, speriamo definitiva, della Commissione ONU per i Diritti Umani a proposito della più indecente accusa mai rivolta alla resistenza palestinese, quella di aver stuprato, mutilato e poi ucciso un numero imprecisato di israeliane nel corso degli accadimenti del 7 ottobre.
La pietra tombale su un episodio talmente iperbolico e splatter che non poteva che essere stato partorito dalle menti sadiche e perverse degli schizofrenici e misantropi colonizzatori della Palestina. Loro sì, ossessionati dal sesso e dallo stupro in maniera inquietante.
Il web è pieno delle loro fetenzie, per chi sia interessato.
L'ho già detto e lo ripeto: chi conosce il popolo palestinese, la sua tradizione positiva di comportamento più che morale nonostante le sofferenze patite , era al corrente della verità fin dal.giorno dopo gli accadimenti e non aveva neanche bisogno di leggere le tante debunkerizzazioni operate nei mesi successivi dai giornalisti con gli attributi, come i cronisti di Mondo Weiss, Electronic Intifada, MintPressNews e, ovviamente, l'ottimo Bluementhal.
Ancor più chi conosca le istanze di un movimento di resistenza ispirato ai valori islamici, che sono inderogabili. E credo che tutti siate al corrente del fatto che l'Islam non contempli aberrazioni come lo stupro di guerra e che, in generale, non incoraggi neanche lo sfioramento con un dito di donne non appartenenti alla cerchia familiare.
Eppure tanti hanno creduto. Hanno creduto ad Israele, cosa ancora più straordinaria. Hanno giustificato un genocidio, su queste fetenzie splatter. Le hanno utilizzate per costruire una narrativa deformata e deformante che giustificasse almeno il proprio odio ed una attitudine coloniale incistata in ogni piega della loro mente.
Stendo un velo pietoso sul New York Times e sui fogliacci che, altrove, ne hanno ripreso le parole di propaganda politicamente motivata . Dovrebbero chiedere scusa. Possibilmente vergognarsi, e tanto. E poi sparire per sempre, per manifesta incompatibilità con il compito più sacro per la stampa, quello dell'informazione imparziale che consenta al pubblico di comprendere gli eventi.
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