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Bambini di gaza generazione perduta
di
Alessandro Ferretti
A Gaza, più di quattro bambini su cinque [l’85%] hanno digiunato per un giorno intero negli ultimi tre giorni.
Non solo: quasi la totalità dei bambini (il 95%) ha una dieta monotematica, basata su alimenti che appartengono solo a due categorie nutrizionali contro le cinque categorie necessarie per uno sviluppo sano... ed è noto che la malnutrizione ha gravi conseguenze sullo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini.
La situazione è per di più destinata a peggiorare: da un mese Israele ha occupato militarmente e completamente chiuso il valico di Rafah, e lascia passare camion da Kerem Shalom solo in quantità risibili, neanche sufficienti a fare da foglia di fico.
Quella degli attuali bambini di Gaza è quindi una generazione perduta: non solo uccisa, ferita e mutilata, non solo segnata da terribili traumi di ogni tipo possibile e immaginabile, ma anche destinata ad essere afflitta da problemi fisici e cognitivi di ogni tipo.
Quando qualche benpensante sale sulla cattedra del puntacazzismo a criticare l'uso del termine genocidio, fategli leggere questo articolo: se avrà ancora il coraggio di negare la realtà, avrete la garanzia di essere al cospetto di una persona priva dei requisiti minimi di umanità.
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