GB: parlamentari finanziati da gruppi israeliani o ospitati in Israele
di Pierpaolo Minardi

Circa 180 dei 650 parlamentari dell'ultimo parlamento britannico hanno ricevuto finanziamenti da gruppi di pressione o individui filo-israeliani nel corso della loro carriera politica, ha rivelato mercoledì Declassified UK.

Questo gruppo comprende 130 parlamentari conservatori, 41 parlamentari laburisti e tre liberaldemocratici. Nella lista figurano inoltre tre membri del DUP, due indipendenti e l'unico deputato di Reform. Il totale delle donazioni da parte di gruppi, individui e istituzioni filo-israeliane supera il milione di sterline.

Complessivamente questi politici hanno intrapreso oltre 240 viaggi finanziati in Israele, costando più di mezzo milione di sterline. Alcuni di questi viaggi includevano visite ai Territori palestinesi occupati, e alcuni erano co-sponsorizzati da organizzazioni non affiliate alla lobby israeliana. In particolare, 15 parlamentari hanno accettato finanziamenti per viaggiare in Israele durante il genocidio di Gaza in corso.

Huda Ammori, co-fondatrice della rete di azione diretta Palestine Action, ha dichiarato, citato da Declassified: “Accettare finanziamenti da un gruppo di lobby a nome degli autori del genocidio dovrebbe immediatamente impedire a chiunque di candidarsi come parlamentare. “Vedere come i politici continuano a recarsi in Israele e ad impegnarsi con la lobby del genocidio spiega perché il nostro governo continua a sfidare il diritto internazionale facilitando i crimini di guerra di Israele”, ha aggiunto Ammori.

Nessun parlamentare del Partito Nazionale Scozzese, Sinn Fein, Plaid Cymru, SDLP, Alba, Verdi, Alleanza o Partito dei Lavoratori ha ricevuto ospitalità o finanziamenti dalla lobby.

Circa l'80% dei parlamentari conservatori sono affiliati al CFI, il Conservative Friends of Israel (CFI), un gruppo parlamentare che non rivela le origini dei suoi finanziamenti e che è uno dei principali finanziatori dei politici, avendone sostenuti 118. Negli ultimi dieci anni ha sponsorizzato più viaggi all’estero per parlamentari di qualsiasi altro donatore politico nel Regno Unito con oltre 330.000 sterline per queste visite.

Inoltre, l'organizzazione mantiene stretti legami con il governo Sunak e organizza briefing privati ​​per i ministri.

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