Autorità Palestinese si unisce al caso Sudafrica contro Israele
di Marilina Mazzaferro

La Palestina ha affermato di aver presentato una richiesta alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) per unirsi al caso di genocidio presentato dal Sud Africa contro Israele, hanno riferito lunedì i media locali.

Il 31 maggio l'ANP ha depositato presso l'ufficio del registro del tribunale "una richiesta di permesso di intervento e una dichiarazione di intervento nel caso del Sud Africa contro Israele riguardante l'applicazione della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza". Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA.

L’agenzia ha affermato che la richiesta “si inserisce nel contesto dell’impegno della Palestina nei confronti della legittimità e del diritto internazionale come base per porre fine all’ingiustizia storica”, che comprende ritenere Israele responsabile dei suoi crimini.

Ha esortato tutti gli stati che sono parti della Convenzione sul genocidio “a unirsi alle procedure legali avviate dal Sud Africa, a proteggere il popolo palestinese dal crimine di genocidio, a garantire che questo crimine atroce non si ripeta in futuro e a preservare nel paese il sistema basato sul diritto internazionale”.

Il Cile è stata l'ultima nazione ad unirsi al caso del Sud Africa davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, come annunciato sabato dal suo presidente Gabriel Boric.

Da gennaio, almeno nove paesi si sono rivolti formalmente alla Corte internazionale di giustizia o hanno dichiarato la loro intenzione di farlo, tra cui Nicaragua, Colombia, Libia e Messico.

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha dichiarato all’inizio di maggio che la Turchia avrebbe presentato domanda ufficiale per far parte del caso legale.

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