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Prendere tempo
di
Tino Solano
L’Occidente sta dando a Israele più tempo per portare a termine il suo genocidio.
Israele, con il pieno sostegno dell’Occidente, continua a sottoporre 2,3 milioni di uomini, donne e bambini assediati a una campagna implacabile di sfollamento, sterminio e fame senza troppe distrazioni esterne.
Non solo è sorprendente che Israele e i suoi alleati abbiano utilizzato praticamente ogni artificio e menzogna propagandistica per descrivere il genocidio come una guerra “giusta” di autodifesa, ma anche che abbiano piena fiducia che il pubblico verrà ripetutamente ingannato.
“Guadagnare tempo” per realizzare la distruzione di Gaza è l’obiettivo finale della campagna di inganno, come affermato dal primo ministro Benjamin Netanyahu nell’ottobre 2023. La tanto decantata hasbara israeliana (la narrazione ufficiale) prende a prestito il discorso coloniale euro-americano, ben collaudato e ampiamente applicato, per disumanizzare i palestinesi.
Figure politiche, militari, intellettuali e mediatiche israeliane di alto rango hanno presentato i palestinesi come "animali umani", "figli delle tenebre", "selvaggi, incivili, terroristi, decapitatori, bruciatori di bambini, predatori sessuali, nuovi nazisti e simili", tutto per dipingere il genocidio come una linea di condotta legittima.
Pertanto, non c’è voluto molto perché l’establishment liberale occidentale e i media aziendali abbracciassero questo discorso e andassero ancora oltre, cancellando la Palestina e l’espropriazione palestinese dalla narrazione.
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