Messico supporta causa presso ICJ e messicani protestano contro Israele
di Rico Guillermo

Il 28 maggio il Messico ha invocato l’articolo 63 dello statuto della Corte internazionale di giustizia (ICJ) e ha presentato una dichiarazione di intervento nel caso riguardante l’applicazione della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza.

Nella sua dichiarazione, il Messico ha affermato che "chiede di intervenire per fornire il suo punto di vista sulla possibile interpretazione del contenuto delle disposizioni della Convenzione rilevanti per questo caso". Resta incerto se la Corte Internazionale di Giustizia accetterà la richiesta di intervento del Messico.

La Libia ha recentemente presentato una simile dichiarazione di intervento nel caso del Sud Africa contro Israele e a marzo anche l'Irlanda si è impegnata a presentare tale dichiarazione.

Intanto ieri a città del Messico centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per "Azione urgente per Rafah", abbattendo le barriere che impedivano di raggiungere l'ambasciata israeliana in Messico.

Sono scoppiati scontri tra la polizia e i manifestanti, alcuni dei quali, con il volto coperto, hanno lanciato pietre contro la polizia.

La protesta è stata rinfocolata dal crimine israeliano commesso la sera del 26 maggio, quando le forze di occupazione israeliane hanno commesso un nuovo massacro contro decine di sfollati bombardando le loro tende installate nei magazzini dell'UNRWA a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, una zona dichiarata "punto sicuro".

Più di 50 palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti a seguito di questo massacro.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA