Albanese: genocidio, reagiamo adesso. E si rivolge a Tajani
di Tamara Gallera

Francesca Albanese, Relatore speciale per il territori della Palestina occupati, condivide una dichiarazione dell'Istituto Lemkin contro il genocidio.

"Il Lemkin Institute ne ha abbastanza delle bugie ciniche e della propaganda di Israele e degli Stati Uniti. Si possono avere opinioni diverse sulla definizione di genocidio, ma non si possono usare controversie sulle definizioni per negare il genocidio. Se può verificarsi un genocidio, ogni nazione è obbligata dal diritto consuetudinario a cercare di fermarlo.

Cerchiamo di essere chiari: Israele sta commettendo un genocidio a Gaza. Gli Stati Uniti sono complici del genocidio. Queste non sono dichiarazioni politiche. Sono affermazioni basate sulla conoscenza e sull'esperienza. Tuttavia, non è necessario un dottorato di ricerca, una laurea in giurisprudenza o una vista a raggi X per vedere le dimensioni genocide della carneficina israeliana a Gaza. Ciò è evidente nel comportamento dello Stato e dei suoi militari, come risulta chiaramente dal terribile bombardamento di ieri del campo di Rafah.

Ma anche se ci fossero legittimi dubbi sul genocidio di Israele, non c’è dubbio che Israele stia commettendo atrocità del tipo più barbaro. Israele deve essere fermato. Israele deve essere fermato adesso.

Siamo disgustati dai leader occidentali, soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito. Hanno dimostrato non solo di non preoccuparsi minimamente della prevenzione del genocidio e dei diritti umani, ma anche di essere disposti a consentire a un alleato di commettere crimini atroci mentre offrono sostegno materiale e diplomatico. È riprovevole e le persone coinvolte in questa campagna di gaslighting dovrebbero vergognarsi profondamente. Anche loro dovrebbero essere processati.

L’umanità ha una scelta: o decidiamo che i nostri figli possano essere tutti uccisi ogni volta che una forza superiore sostiene che “terroristi” sono tra noi, oppure decidiamo che in nessuna circostanza permetteremo più a queste forze superiori di devastare il nostro mondo.

Ognuno di noi deve scegliere e agire di conseguenza. Il momento spartiacque è adesso."

"Questo - dice Albanese - sicuramente risuonerà con tutti noi che non riusciamo più a sopportare l'uccisione, la mutilazione, il rogo e la fame quotidiana di bambini, madri e padri innocenti, intrappolati in un ghetto devastato. Quelli di noi che non possono più tollerare l'ipocrisia e l'orientalismo occidentale, e l'ipersensibilità dei leader, dei media e dei think tank liberali riguardo a parole che sfidano la convenienza politica e corrompono la “ragione di Stato”."

"Quelli di noi che rifiutano di appartenere a sistemi politici che mentono, picchiano manifestanti, giovani studenti e docenti che si oppongono al genocidio. Quelli di noi che si rifiutano di restare inattivi in ​​un mondo che sembra sempre più governato dalla mafia."

"Ognuno di noi deve scegliere e agire di conseguenza. Il momento spartiacque è adesso."

In precedenza, Albanese si era rivolta a Tajani su X: Ministro Antonio Tajani, glielo chiedo con rispetto ma anche con un sentimento di grande preoccupazione misto ad urgenza al fine di salvare vite innocenti. La prego, non diffonda informazioni non verificate, e soprattutto non amplifichi la propaganda israeliana che quella in corso a Gaza è una guerra legittima, in cui Israele si trova "costretta" a massacrare i civili palestinesi. Ci sono ormai centinaia di pagine di indagini, ricostruzioni e ricerche che provano tutt'altro."

"La gente a Gaza sta morendo di fame, sete, malattie, stenti, ferite non curate, bombe, proiettili di cecchini israeliani o bruciata viva. E muore anche di propaganda si guerra (Lawfare) amplificata dai governi di mezzo occidente.- scriveva ancora la relatrice ONU - Si fermino le armi. Il resto è cinismo politico sulla pelle dei diseredati della terra."

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