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Cantona, leggenda del calcio: "Chi ancora non lo chiama genocidio?"
di
Armando Lo Giudice
La leggenda del Manchester United ed ex calciatore francese Eric Cantona martedì ha messo in dubbio l'atteggiamento del mondo nei confronti di Israele a Gaza, chiedendosi: "È rimasto qualcuno che difende questi criminali" e non chiama questo "genocidio"?
"C'è rimasto qualcuno che difende questi criminali? C'è rimasto qualcuno che non condannerebbe i criminali? Ci sono ancora Stati che armano questi criminali?" ha scritto Cantona in un post su Instagram.
"C'è rimasto qualcuno che non chiamerebbe questo un genocidio? C'è rimasto qualcuno che non vorrebbe versare una lacrima di fronte a tanto orrore?"
Cantona, nipote di un rifugiato catalano antifranchista ed è antifascista, si rese protagonista di un episodio significativo del suo modo di sentire.
Nel gennaio del 1995 colpì con un calcio volante un tifoso notoriamente nazista che da un’ora lo insultava e lo provocava in ogni modo con tanto di “saluto alla vittoria”. Si prese nove mesi di squalifica.
Quando gli chiesero di quell’episodio rispose: “Ho un solo rimpianto. Non aver colpito più forte il fascista”.
Cantona, noto per sostenere la Palestina, ha giocato la maggior parte delle partite con il Manchester United nel 1992-1997.
L'ex giocatore è cinque volte vincitore della Premier League inglese. Ha vinto quattro titoli di Premier League con il Manchester United e un altro con il Leeds United.
Cantona - ritiratosi dal calcio nel 1997, quando aveva 30 anni - è stato campione del campionato francese nel 1989 e nel 1991 quando giocava per l'Olympique Marsiglia.
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