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Verità e sionismo parallele divergenti
di
Rossella Ahmad
Ho dato uno sguardo al sionismo italico e l'immagine è quella di sempre. Mendacia allo stato puro. Mi chiedo come sia possibile mentire su tutto, ed in maniera così sfacciata.
La verità ed il sionismo sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai. E del resto è ben noto l'effetto a catena delle bugie: detta una, è necessario accompagnarla da altre mille. Una cascata di bugie. Non per nulla il bugiardo è normalmente patologico.
Tralascio di ricordare la spedizione squadrista contro Chef Rubio. Sono sufficienti le parole al vetriolo di analisti più qualificati di me.
L'odio che cova all'interno di queste comunità, e che si esplica in attacchi violenti ma pressoché inutili verso singole persone - il flusso è mondiale, fate pace con questa realtà - dovuto ai minimi storici della reputazione e dell'immagine di israele, non servirà a nulla se non a peggiorare l'opinione globale verso uno stato la cui utilità - forse per la prima volta nella sua brevissima e sanguinosa storia - viene messa in discussione diffusamente.
Tralascio anche le parole infide di una anziana senatrice della repubblica, a cui l'età, il tempo della vita ormai agli sgoccioli e forse le sofferenze patite hanno insegnato ben poco. E difatti essa non va oltre la consueta celebrazione dell'unico culto imposto per legge. Toccare Israele - accusarlo di genocidio - è una bestemmia. Anche le parole utilizzate, come vedete, virano verso il sacro, minacciato dalla blasfemia.
Parlo invece dei piccoli sionisti nostrani, quelli che utilizzano il web ed i social come ricettacolo della propria frustrazione e per convogliare storie completamente artefatte, che non hanno alcuna attinenza con la realtà.
E quindi, secondo loro, a Gaza non sta accadendo un genocidio tra i più vigliacchi della storia, come dolorosamente racconta il premio Pulitzer del giornalismo, Chris Hedges. Per costoro Gaza è teatro di lotte fratricide, con i gazawi che, mentre vengono massacrati a vagonate, trovano anche il tempo di festeggiare la morte del presidente Raissi. Per quale motivo dovrebbero festeggiare poi non è dato sapere. Neanche lo spiegano. In effetti non esiste una spiegazione.
Ricostruzioni fantasiose della realtà di cui nessuno che sia sul terreno si accorge. Tranne che il referente privilegiato e d'eccezione del sionismo made in Italy. Un personaggio strambo, che nessuno conosce ma i cui resoconti sortiscono grande credito tra i sostenitori nostrani del genocidio. Ma ne ho già narrato, e detesto ripetermi. Soprattutto quando i soggetti di cui parlare sono dei piccoli Efialte ben ricompensati oltreoceano.
Come vedete, siamo nello scollamento più totale dalla realtà. In psichiatria ciò ha un nome ben preciso.
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