 |
Israele contro giornalisti: sequestrati apparecchi dell'Associated Press
di
Pierpaolo Minardi
Non pago di aver chiuso gli uffici di Al Jazeera, il governo israeliano ha portato un attacco alla libertà di stampa sequestrando attrezzature e materiali dell'Associated Press.
La popolare agenzia di notizie ha condannato il sequestro da parte di Israele del suo feed live che mostrava la Striscia di Gaza e ha parlato di "uso abusivo" della nuova legge del paese sulle emittenti straniere nel mezzo di un attacco lanciato da Tel Aviv contro l’enclave palestinese assediata.
"L'Associated Press denuncia nei termini più forti le azioni del governo israeliano volte a chiudere il nostro servizio di lunga data in diretta che mostra una vista su Gaza e a sequestrare le apparecchiature di AP", ha detto in una nota Lauren Easton, vicepresidente delle comunicazioni aziendali di AP.
“L’arresto non è stato basato sul contenuto del feed, ma piuttosto sull’uso abusivo da parte del governo israeliano della nuova legge sulle emittenti straniere”, ha aggiunto Easton.
Il mese scorso, il parlamento israeliano ha approvato una legge che consente la chiusura delle reti straniere che operano in Israele e la confisca delle loro apparecchiature se il ministro della Difesa ritiene che la loro trasmissione rappresenti “un danno effettivo alla sicurezza dello Stato”.
Oggi funzionari del ministero israeliano delle comunicazioni sono arrivati all'ufficio dell'AP a Sderot, nel sud di Israele, e hanno sequestrato una telecamera e un'attrezzatura per la trasmissione dei servizi. Hanno consegnato all’agenzia un documento firmato dal ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi che accusa l’agenzia di stampa di violare la legge israeliana sulle emittenti straniere.
Le autorità israeliane hanno accusato l’agenzia di stampa globale di fornire immagini alla televisione Al Jazeera, finanziata dal Qatar, uno delle migliaia di clienti che ricevono feed video in diretta dall’AP e da altre testate giornalistiche.
L’AP ha affermato di rispettare le regole di censura militare israeliane, che vietano la trasmissione di dettagli come i movimenti delle truppe che potrebbero mettere in pericolo i soldati. Prima del sequestro, il live feed di AP trasmetteva una visione generale del nord di Gaza.
L’AP ha invitato Israele a restituire immediatamente le sue attrezzature e a ripristinare il suo feed live “così possiamo continuare a fornire questo importante giornalismo visivo a migliaia di media in tutto il mondo”.
Nella prima applicazione della legge, le autorità israeliane hanno fatto irruzione negli uffici della televisione Al Jazeera con sede a Doha e ne hanno confiscato le apparecchiature.
Israele nel corso del conflitto ha mirato più volte ai giornalisti, scomodi testimoni di quel che succede non solo per l'opinione pubblica mondiale ma anche per le Corti Internazionali, dato che le immagini prodotte possono essere (e vengono) usate come prove nei procedimenti contro Tel Aviv e i membri del suo governo.
Il Comitato internazionale per la protezione dei giornalisti ha contato Sono stati 105 giornalisti e operatori dei media uccisi, di cui 100 palestinesi, 2 israeliani e 3 libanesi. 16 giornalisti sono rimasti feriti. 4 giornalisti sono stati dati per dispersi. 38 giornalisti sarebbero stati arrestati.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|