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18 maggio 2024
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Roma: rifugiato perquisito e espulso per post indignati contro Israele
di Viola Fiore

Mobilitazioni e appelli per liberare Seif Bensouibat, rifugiato politico algerino in Italia dal 6/12/2013, educatore per molti anni del liceo francese di Roma Chateaubriand, laico e incensurato.

Nel gennaio scorso, dopo aver visto scioccanti immagini da Gaza che vedevano vittime bambini, pubblicava su un profilo chiuso di Instagram alcuni post carichi di risentimento per la potenza coloniale israeliana e nei confronti dei paesi occidentali suoi alleati.

L’istituto francese presso cui lavorava, appreso di questi post, segnalava la cosa alla Digos e Seif Bensouibat veniva dapprima sottoposto a perquisizione domiciliare alla ricerca di armi ed esplosivi, per poi essere convocato in Questura e informato dell’avvio a suo carico di una indagine penale e del procedimento di revoca dello status di rifugiato con relativa convocazione innanzi alla Commissione Territoriale per l’1 febbraio. nel frattempo ha l'obbligo di dimora.

Licenziato dal liceo francese (dove lavorava da nove anni con un contratto a tempo indeterminato) sempre a causa dei post, è rimasto senza entrate economiche, circolando tuttavia per due mesi liberamente senza fare male a nessuno.

Il 16 maggio alcuni agenti di polizia sono entrati nella sua abitazione per notificargli il provvedimento di revoca dello status di rifugiato e la sua espulsione dal territorio nazionale. Durante la serata del 16 è stato rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria in attesa dell'udienza di sabato 18, che ha confermato il decreto di espulsione.

"Il provvedimento - spiega in una nota l'avv. Flavio Rossi Albertini - motiva la pericolosità del Seif mediante una lettura comparata dei post con il pericolo del terrorismo religioso di matrice Jihadista, con il fenomeno dei lupi solitari, della radicalizzazione solitaria evidentemente ritenendo che i moti di sdegno, anche scomposti, urlati e rabbiosi per quanto avviene in terra palestinese possano essere ricondotti all’Isis e alla propaganda religiosa". Una interrogazione scritta sulla vicenda è stata inviata giovedì 16 maggio 2024 al Ministro della Giustizia e al Ministro dell’Interno chiedendo se non ritengano il provvedimento del tutto abnorme rispetto ai fatti contestati e emanato in violazione del diritto fondamentale alla libertà di manifestazione del pensiero.

A Roma il 17 si è tenuto un volantinaggio davanti al liceo francese, oggi alle 17.30 un corteo e domenica si terrà un presidio alle 16 al CPR di ponte Galeria.

(Grazie a Francesco Zorzenon)

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