Battaglia per Gaza cominciata a Rafah e a Jabalia
di Rossella Ahmad

Io non so, amici, se stiate guardando i media seri, in questo momento. Ed i media seri, in questo momento, ci dicono che a Rafah la resistenza palestinese sta infliggendo perdite dolorosissime all'aggressore.

Come disse l'analista militare, generale dell'esercito giordano Al Dwairi, ospite fisso di al-Jazeera da ottobre fino a quando gli Stati Uniti non imposero il veto alla sua presenza: un giorno le tattiche di guerriglia della resistenza palestinese saranno studiate nelle accademie militari.

È inconcepibile come pochi gruppi di combattenti male armati e senza alcun equipaggiamento da guerra stiano tenendo testa ed infliggendo perdite consistenti ad uno degli eserciti più armati e più attrezzati di tutti i tempi. Anzi, all'intero occidente, 'che sono tanti i vigliacchi corsi ad aiutare e sostenere Israele nei suoi crimini coloniali.

Non passa ora senza che analisti ed osservatori non postino le gesta eroiche di questi combattenti in camicia a quadretti su Instagram. Video che danno l'idea di cosa sia il coraggio e di cosa siano capaci i palestinesi nello sforzo supremo di difendere la loro terra, dinanzi al quale obiettivo la propria vita individuale è ben poca cosa.

E mai fu più vera l'immagine di Davide il pastorello che con una pietra ferisce a morte il gigante vestito d'acciaio il quale, per vendetta, aveva fatto strage di donne e bambini.

Cosa accomuna fascismo, nazismo e sionismo, a parte un'ideologia suprematista ed intrinsecamente anti-umana? La certezza dell'impunità.

Impunemente hanno iniziato le loro gesta, impunemente le hanno continuate, con impunità hanno commesso i crimini più gravi. E ciò è vero soprattutto per l'ideologia più distruttiva tra le tre, quella sionista, responsabile tra l'altro di un colonialismo d'insediamento inaugurato proprio nell'epoca in cui, altrove, esso usciva ingloriosamente dalla storia.

L'impunità garantita a questo progetto ed ai suoi sostenitori ha creato i mostri che oggi vediamo all'opera, in Palestina come in occidente.

In un mondo prono ai diktat di questi mostri, c'è solo una forza che non li teme e che li affronta a testa alta. Questa forza è la resistenza palestinese, di qualsiasi fazione.

Per questo motivo è tanto odiata, vilipesa e contrastata in questo occidente servo. Perché se non ho paura, tu non hai alcun potere su di me. E se non hai potere su di me, i rapporti di forza non sono più a tuo favore e possono essere ribaltati in ogni momento. Col sacrificio e con la cospirazione favorevole del cosmo.

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