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Prima del 7 ottobre, Shireen Abu Akleh
di
Fausto Gianelli *
Prima dell'ultima invasione di Gaza, del 7 ottobre e dei sermoni su Israele che ha diritto di difendersi, due anni fa, l'11 maggio 2022...
Una potenza occupante che, dopo l'uccisione a sangue freddo di una giornalista da parte del suo esercito, decide di mandare quello stesso esercito al funerale a disperdere i partecipanti perché "cantano cori patriottici e sventolano bandiere palestinesi" (per il governo di Israele questo è un reato) marca un ulteriore segno della propria disgustosa indegnità.
Poi, volendo, si potrebbe riflettere sul fatto che quella giornalista è stata uccisa in territorio palestinese, così come in territorio palestinese si stava celebrando quel funerale e che Israele occupa illegalmente quel territorio in violazione del diritto internazionale da 55 anni, nonostante decine di risoluzioni Onu abbiano condannato quella illegittima occupazione.
Ma, si sa, a noi la distinzione tra aggressore e aggredito, invasore e invaso interessa solo quando ce lo ricordano i nostri padroni e i loro giornali.
* Avvocato, esperto di diritto internazionale
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