Israele: si conclude una settimana rovente
di Paolo Mossetti

Si conclude per Israele forse la settimana più nefasta dall'inizio del conflitto (e una delle più trasformative da decenni a questa parte per la diplomazia occidentale):

- Biden che per due volte ferma le spedizioni di armi

Biden che per la prima volta ammette che le bombe statunitensi finiscono con l'uccidere i civili palestinesi

Proteste nei campus esplose in mezzo mondo, con la polizia in diversi Paesi UE che sceglie di non intervenire

Alcune università che negli Stati Uniti per la prima volta annunciano di non investire più in aziende israeliane

Rottura completa tra Ben Gvir e Biden

Piers Morgan, mezzobusto popolarissimo, che umilia il portavoce di Netanyahu in diretta

Contestazioni e fischi all'Eurovision nonostante i divieti

Invasione via terra di Rafah iniziata con profonde divisioni nella war room di Tel Aviv e all'interno dell'IDF

Sondaggi negativi record sugli statunitensi contrari all'appoggio a Israele

Inchiesta CNN che conferma, e dettaglia, i report già presentati all'ONU sulle torture sistematiche nelle prigioni a Gaza

Voto all'ONU che ammette la Palestina tra gli Stati che partecipano ai lavori.

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