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Attore Mark Ruffalo denuncia attacco di Rafah
di
Marilina Mazzaferro
L'attore statunitense Mark Ruffalo ha denunciato su X la presunta scelta offerta ai palestinesi: "Morite nel deserto o morite nelle vostre case".
"C'è un disperato bisogno di aiuto per i bambini di Gaza e per la gente di Rafah", ha aggiunto il popolare "supereroe" Marvel.
Rafah è stata definita dall'Unicef "la città dei bambini" proprio per l'elevato numero di minori presenti, fra quelli che accompagnano le proprie famiglie e quelli che le famiglie le hanno perse a Gaza.
L'agenzia ONU per l'infanzia, prima dell'attacco, aveva messo in guardia sul fatto che "centinaia di migliaia di bambini a Rafah hanno una disabilità, una condizione medica o una vulnerabilità che li mette in un “pericolo ancora maggiore" e rende molto più difficile per loro il trasferimento.
Ruffalo ha osservato che quelli di Rafah venivano mandati in "campi di internamento" dove affrontavano "abbandono" e "sofferenza".
Martedì l’esercito israeliano ha annunciato la chiusura del lato palestinese del valico di frontiera di Rafah, che collega Gaza all’Egitto.
Le azioni di Israele a Rafah sono state condannate da molti stati del mondo, fra cui Australia, Russia, Spagna, Turchia, Iraq e Sudafrica. Per la Gran Bretagna, Rishi Sunak ha dichiarato invece che continuerà come prima la fornitura di armi.
Israele ha colpito la Striscia di Gaza come rappresaglia per l'attacco del 7 ottobre di Hamas che secondo Tel Aviv ha ucciso circa 1.200 persone. Secondo le autorità sanitarie palestinesi, da allora sono stati uccisi a Gaza quasi 34.800 palestinesi, soprattutto donne e bambini, e altri 78.100 sono rimasti feriti.
Israele è stato accusato di genocidio dal Sudafrica davanti alla Corte internazionale di giustizia. Una sentenza provvisoria di gennaio ha ordinato a Tel Aviv di fermare gli atti genocidari e di adottare misure per garantire che venga fornita assistenza umanitaria ai civili a Gaza, visto che veniva impedita l'erogazione di cibo e medicine.
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