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03 maggio 2024
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Napoli: represse proteste contro Vannacci
di Armando Reggio

Accadeva anche quando governavano il centro-sinistra e i presidenti 'tecnici', certo. Con il governo di estrema destra, tuttavia, le questure sono tutte allineate ai diktat del Viminale.

Stavolta la repressione è stata napoletana.

Il quartiere Santa Lucia, che si affaccia sul lungomare di Napoli, blindato per l'arrivo di Roberto Vannacci. Lo ha esplicitamente denunciato uno dei giovani manifestanti: “In questo paese dopo due anni di governo Meloni gli spazi democratici stanno scomparendo fa impressione vedere il lungomare blindato per permettere ai fascisti di parlare, evidentemente oggi in Italia dirsi antifascista sta diventando un problema”.

"Chiediamo diritti, ci danno polizia. È questa la loro democrazia", "Cacciamolo", "Napoli non ti vuole" hanno gridato, fra l'altro, i ragazzi della rete studentesca partenopea, scesi pacificamente in piazza per contestare la presenza di Roberto Vannacci, giunto anche a Napoli nel suo 'tour' per presentare il suo secondo libro, un modo per iniziare la sua campagna elettorale per le Europee da 'indipendente' della lega.

I ragazzi brandivano bandiere, glitter, sex toys e palloncini colorati. Hanno poi colpito gli scudi degli agenti con le aste delle bandiere per poter avanzare lungo la via Partenope.

La risposta della polizia in assetto antisommossa è stata la solita oramai: manganellate alla cieca. E i ragazzi hanno richiamato alle regole della democrazia,

Del resto, per Vannacci è giusto: "Chi infrange le regole si mette nella condizione di essere manganellato"!

In sala, alla domanda di un cronista su un chiarimento circa le "classi separate" a scuola per studenti con disabilità, alcuni del pubblico lo hanno contestato: "una domanda provocatoria"!

Già fuori dalla sala aveva risposto alla maniera arrogante dei fascisti: "Mie frasi su disabili? Impari a leggere e a capire".

Del resto, il candidato alle Europee ha ribadito la propria concezione della democrazia: "Mi colpisce che sia necessario un cordone di sicurezza delle forze dell'ordine quando si viene a presentare un libro. Non è degno di un paese civile, democratico e libero come l'Italia si definisce".

Ed è fresca di giornata una delle sue auree dichiarazioni: "La Costituzione non impone di definirsi antifascisti".

Intanto l'Arcigay napoletana ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, poiché "Vannacci diffonde l'odio", chiedendo di "valutare se il libro ‘Il mondo al contrario' di Roberto Vannacci sia un pericoloso veicolo di propaganda di idee, azioni, attività e comportamenti omofobi, sessisti e razzisti".

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