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27 aprile 2024
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Arresti di studenti pro Gaza: libera espressione e democrazia in pericolo?
di Ahmad M. Shakakini

I giovani USA e europei (anche ebrei) che hanno la possibilità di accedere ad una informazione alternativa a quella dei corrotti media occidentali dominanti, stanno intensificano le loro proteste contro il genocidio del regime dell’apartheid israeliano contro il popolo palestinese. Gli studenti nei campus universitari USA e Europei relativamente liberi dalle menzogne dei media mainstream occidentali aumentano le loto iniziative di solidarietà con la Palestina facendo arrabbiare il criminale fascista genocida Netanyahu e le lobby sioniste.

Stati Uniti, Regno Unito e Occidente hanno creato un mostro in Medio Oriente. Armato di armi nucleari, ubriaco, impunito e guidato da un’ideologia politica violenta, genocida e razzista. Israele sta commettendo un genocidio in Palestina e bombardando oltre che in Palestina anche in Libano, Siria, Iraq, Egitto (per sbaglio dice) e in Iran.

Le lobby sioniste in Occidente stanno reprimendo: vogliono la censura nei media mainstream (e ce l’hanno); vogliono la censura sui social media (e ce l'hanno a vari livelli ma non completamente); ora vogliono la censura e la repressione nei campus universitari e nelle piazze. Circa 500 studenti sono stati arrestati nei vari campus universitari USA durante le proteste per fermare il genocidio a Gaza e per il boicottaggio del regime e delle proprie università.

La violenta repressione dell'amministrazione Biden ricorda quella di Bush contro il movimento no global nel 2001. Se si pensa che Trump rappresenti un pericolo per la pace nel mondo, Biden rappresenta di gran lunga il pericolo più grande: è il presidente più spericolato in politica estera, ha dato fuoco al mondo intero, ha rischiato una guerra nucleare con la Russia (con i finanziamenti degli ultimi giorni per l’Ucraina continua a farlo), ha sostenuto e finanziato il genocidio israeliano a Gaza, ha portato la tensione alle stelle con Cina, Iran, Cuba, Venezuela.

Ed Ora Biden sta incendiando i campus universitari statunitensi. Qualsiasi "giustificata" opposizione a Trump non dovrebbe sostituire l’urgente necessità di rimuovere Biden dall’incarico. Nel 2001, la violenta repressione era partita da Seattle (amministrazione Bush), poi a Napoli (governo Prodi) e poi a Genova (governo Berlusconi).

Non c’è differenza fra i governi conservatori e liberali occidentali fra governi di centrodestra e centrosinistra occidentali. I partiti di centro, destra e sinistra che hanno condiviso da molti anni politiche di guerra, di precarizzazione del lavoro, di pensioni da fame, di razzismo contro gli immigrati, ora sono diventati un’unica entità spaventosa (coi loro media) senza pluralismo o scelte politiche alternative.

Il genocidio continua, tutti i governi occidentali ed i loro media sono complici, ciò è evidente quando l'amministrazione dell'Università di Berna in Svizzera chiude un centro di studi sul Medio Oriente perché non è attivo nel sostenere il genocidio israelo-occidentale. Mancano istituzioni mondiali in grado di applicare il diritto internazionale. ONU, Corte di Giustizia internazionale e Corte Penale Internazionale sono impotenti.

Aumenteranno le proteste nelle università e nelle piazze europei dei movimenti pro palestinesi, contro il genocidio, contro la guerra. Le lobby sioniste attaccheranno in Europa e mostreranno la loro repressione piena di violenza e di cultura genocida mettendo in forte pericolo la libertà d’espressione e le basilari regole delle democrazie occidentali

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