Giulietto Chiesa: giornalista coraggioso e profetico
di Giuseppe Salamone

Ci lasciava esattamente quattro anni fa Giulietto Chiesa, uno degli intellettuali più importanti degli ultimi decenni. Un giornalista vero, anticonformista e coraggioso.

Oggi servirebbe come il pane soprattutto per aiutarci ancora a capire ciò che sta succedendo.

L'eredità che ci ha lasciato resta comunque di estrema importanza. Attraverso libri, saggi, conferenze e articoli ci ha aperto gli occhi prevedendo esattamente con circa un decennio di anticipo ciò che siamo costretti a vedere oggi. Sia sulla questione ucraina, sia sulla questione palestinese sia sul funzionamento di una propaganda sempre più criminale.

Bisogna ricordare queste risorse e opporsi fermamente a tutti quei miserabili prezzolati dal potere che cercano di sminuire giganti dell'informazione come lui. Uno, dieci, cento, milioni di Giulietto Chiesa.

Oggi lo voglio ricordare con le sue stesse parole. Era il 31 luglio del 2014 e diceva così: “Israele vuole ridurre a zero la resistenza di Gaza. Siamo di fronte a un episodio ormai evidente di pulizia etnica. Non c'è più spazio per nessuno stato palestinese, per nessuna pacificazione. La fine di Gaza o la restrizione di Gaza a un fazzoletto è un fatto ormai reale. Non dimentichiamo che gli unici a votare contro la risoluzione delle nazioni unite sono stati di Stati Uniti d'America e una gran parte degli astenuti sono stati europei e sono tutti sotto controllo e sotto pressione degli Stati Uniti d'America”.

In una società normale, molti che si definiscono giornalisti e intellettuali dovrebbero inchinarsi davanti a un Signore come Giulietto Chiesa. Possibilmente prendere i suoi scritti e studiarli a fondo. Invece fanno finta di dimenticarlo.

I ringraziamenti per quanto lasciatoci non sono mai abbastanza. Le giunga un abbraccio forte, Maestro!

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