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Milano: eravamo in 100.000, ma i media...
di
Armando Reggio
In oltre 100.000: spesso ci si muoveva a fatica, quasi raccolti nel dire al governo: "Vi terremo d'occhio, ancor di più!"
Certo, a esser franchi, non è stato come nel '94, quando Berlusconi aveva appena portato al governo la lega razzista e la destra figlia di Almirante: allora, sotto la pioggia battente si era molti, molti di più.
Ma allora la disaffezione alla politica faceva solo i primi passi.
Come se fossero due cortei: alla testa si è giunti in piazza Duomo, dove c'è sfato uno scontro fra ragazzi palestinesi di seconda generazione e alcuni della brigata ebraica.
Non è una novità: ogni anno, gli ebrei filoisraeliani non sono graditi fra gli antifascisti filopalestinesi.
Nella piazza le tante bandiere palestinesi e gli striscioni contro Israele e il sindaco Sala. Gli slogan a far risonanza.
Ma dal centro e dalla coda del corteo nulla si è percepito: si è cantato, inneggiato, ballato, pacificamente.
La coda, infatti, partita alle due e rimasta ferma per più di due ore, è giunta in piazza Duomo quando tutto era finito, sulle 5 e mezzo: gli oratori avevano parlato, il palco già sgombrato.
Giunti ignari issando bandiere dei partiti, dei sindacati, delle associazioni umanitarie. Proprio migliaia.
Serenamente.
Ma in Piazza Duomo il sindaco Sala è stato aspramente contestato con sonori fischi. Non è la prima volta!
Antonio Scurati, con in mano un garofano rosso, ha letto il suo monologo censurato dalla RAI:
"Finché il governo non si dice antifascista resterà lo spettro". Applauditissimo e inneggiato.
E il versatile Pif, rivolgendosi al Governo: "Se 'antifascista' è troppo femminista, ditevi 'antifascisto!'.
Dunque, considerato che eravamo in oltre 100,000, un piccolo scontro è un episodio grandemente marginale.
Conta che eravamo tutti felici di ritrovarci insieme per dirci ancora e sempre Antifascisti Resistenti,
E filopalestinesi.
Poi, come tradizione, la musica: grandi i 'Modena City Ramblers' e tanti altri...ovunque in città con 'Partigiani in ogni quartiere'.
Ma i titoli di alcuni giornali, sin da subito raccontavano il marginale, allineati e coperti!!
Repubblica:
"Milano, 25 Aprile. Scontri al corteo all’arrivo della Brigata Ebraica in Duomo con i manifestanti pro Palestina e in piazza sotto il palco.
Ripetuti momenti di tensione offuscano i discorsi. Scurati legge il suo monologo".
Già, noi, in 100.000, pacifici antifascisti non c'eravamo!
Il Corsera:
"Milano, corteo per il 25 Aprile con oltre 100 mila persone. Insulti alla Brigata ebraica, tafferugli tra filo palestinesi e polizia, Scurati legge il monologo su Matteotti".
Embè, cosa capiscono di Scurati, se ne riducono il discorso al solo Matteotti!
E ovviamente ignorano il significato di 'tafferugli'.
Il Giornale:
"L'aggressione in Duomo: così a Milano gli immigrati hanno attaccato la Brigata ebraica".
Certo, gli immigrati!
Il Giorno:
"Corteo 25 aprile a Milano, scontri sotto il palco in piazza Duomo, un ferito. Contestazione dei filo palestinesi alla Brigata ebraica".
Un disco rotto!
Open non male, va detto:
"Milano, Antonio Scurati legge il monologo censurato, con una piccola modifica. L’abbraccio con Elly Schlein e il grande applauso".
Ieri, a caldo!
Oggi i direttori avran ben meditato e di sicuro usciranno con i loro editoriali mistificatori dalle poltrone di redazione.
Insisteranno sulla visibilità di Gaza e sui "facinorosi" Palestinesi.
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