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25 aprile 2024
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Bugie di Israele
di Alessandro Ferretti

Una collezione di venti bugie israeliane diffuse dal 7 ottobre in poi e acriticamente rimbalzate dai media mainstream di tutto il mondo, prima di scoprire che erano, appunto, bugie clamorose. Grazie a Muhammad Shehada!

1) L’IDF ha sfacciatamente affermato che un serbatoio d’acqua sotterraneo era un “tunnel di Hamas” scoperto dalle loro truppe di terra all’ospedale Qatari a Gaza il 5 novembre 2023. I media mainstream lo hanno immediatamente riportato con titoloni sui giornali, nonostante gli esperti avessero contestato questa menzogna con mappe dettagliate del luogo. A febbraio, i giornalisti locali sono stati finalmente in grado di accedere all’area e sfatare la menzogna con tanto di video. Ovviamente, l’IDF a novembre sapeva esattamente cosa fosse questo pozzo perchè le loro truppe lo avevano ispezionato sul terreno, ma hanno mentito deliberatamente per spianare la strada a razzie, assedi, bombardamenti e distruzione di quasi tutti gli ospedali di Gaza.

2) La strage dei rifugiati in fuga: il 13 ottobre l’esercito israeliano bombarda un convoglio di abitanti di Gaza in fuga verso sud, proprio sulla “strada sicura” che l’esercito aveva ordinato di usare, uccidendo oltre 70 persone. Israele ha immediatamente negato di aver bombardato il convoglio e ha detto che si trattava di Hamas. Il Financial Times affida il caso a una serie di esperti che affermano che “l’analisi delle riprese video esclude la maggior parte delle spiegazioni, a parte un attacco israeliano”. Il Financial Times ha poi inviato i risultati delle analisi video al portavoce dell’IDF Jonathan Conricus, che ha incredibilmente risposto… cambiando discorso, ovvero postando un video di un’altra esplosione (avvenuta a due chilometri di distanza) e affermando che l’IDF non era responsabile di quella esplosione.

3) A novembre, Israele ha mentito sul 18enne Mohammed Nazal, picchiato e torturato senza pietà dalle guardie carcerarie israeliane senza motivo finché non gli hanno rotto le braccia e gli hanno negato le cure mediche. In un post dal suo account ufficiale su Twitter, Israele ha affermato che le braccia erano “perfettamente funzionanti”, ma la BBC ha fatto esaminare le radiografie di Nazal a due medici britannici che hanno confermato che le sue braccia erano effettivamente rotte.

4) A novembre, la CNN ha proditoriamente diffuso una sfacciatissima affermazione dell’IDF secondo cui un calendario ritrovato nell’ospedale pediatrico Rantisi era “una lista di guardie [di ostaggi], in cui ogni terrorista scriveva il suo nome e ogni terrorista segna il proprio turno di guardia delle persone che erano qui”. In realtà emerge immediatamente che ad essere scritti sul calendario sono nient’altro che i giorni della settimana. La CNN ha in seguito cancellato quella clip imbarazzante silenziosametne e senza porgere alcuna scusa.

5) La finta infermiera: a novembre, il governo israeliano posta su Twitter un video di un'”infermiera dell’ospedale al-Shifa di Gaza” in cui la sedicente afferma, con grandissima emozione e la voce continuamente rotta dal pianto (e anche con il più forte accento israeliano mai sentito) e con un sottofondo di continue esplosioni, che “non poteva tacere”, e che “il mondo deve sapere” che Hamas aveva preso il controllo dell’ospedale e stava rubando carburante, medicine e anestetici a pazienti e bambini. France24 analizza il video e scopre che le esplosioni di sottofondo sono tutte assolutamente identiche tra loro. Inoltre, la sedicente infermiare palestinese commette clamorosi errori di pronuncia dei termini arabi, e France 24 conclude definendo il video "a big fat fake"....

6) La grafica dal computer dell’ospedale Shifa: l’IDF ha pubblicato questo “video illustrativo” dell’ospedale Al-Shifa, a detta loro basato su infallibili informazioni di “intelligence” che mostrava un’estesa città tunnel sotto il più grande ospedale di Gaza, sostenendo che questa città tunnel esisteva davvero e costituiva il “comando centrale” di Hamas. I media mainstream (NYTimes, CNN etc.) lo hanno ridiffuso come fosse oro colato. In r ealtà, però, non è stata trovata alcuna traccia di questa “città tunnel” nonostante l’IDF abbia fatto irruzione nell’ospedale per ben due volte distruggendolo e incendiandolo. È stato trovato solo un presunto tunnel abbandonato con piastrelle arrugginite, 2 letti ricoperti di polvere, un bagno, una cucina e un paio di lettini in metallo che l’Associated Press non era convinta che fosse una prova di qualcosa.

7) Il 13 ottobre il governo israeliano posta un tweet in cui sostiene che Hamas ha diffuso un video di una “bambola” (!) spacciandola per una vittima dell’IDF. Quel bambino fu subito identificato come Omar al-Banna, massacrato in un attacco aereo israeliano. Ciò non ha impedito al governo israeliano di continuare a sostenere che i bambini morti di Gaza fossero “falsi” o “inscenati” o “bambole”!

8) Dopo che l’esercito israeliano non ha trovato nulla di sostanziale ad al-Shifa, Israele ha cambiato versione e ha affermato che il quartier generale di Hamas, i massimi leader e pure gli ostaggi fossero tutti a Khan Younis. L’IDF ha invaso e occupato Khan Younis per oltre 120 giorni, trasformandola in un deserto di macerie, ma come sappiamo non è riuscito a trovare nè il quartier generale, nè i leader di Hamas nè gli ostaggi e ora ha abbandonato le ricerca ritirandosi dalla città.

9) Nel mese di ottobre, Israele ha bombardato Gaza e il Libano con fosforo bianco fornito dagli Stati Uniti (il fosforo bianco provoca gravissime ustioni anche in quantità minime) ma ha sfacciatamente negato di averlo mai fatto (“unequivocally false”), nonostante molti video ne mostrassero chiarmente l’uso. I media mainstream hanno impiegato 2 mesi per finalmente riferire che si trattava dell’ennesima bugia israeliana, al che l’IDF ha cambiato versione dichiarando che il fosforo bianco era usato in Libano, ma solo per creare una cortina fumogena per proteggere i soldati.. peccato che fosse stato usato di notte (quando una cortina fumogena è del tutto inutile) e in una zona dove non c’era nessun soldato israeliano nel raggio di chilometri e chilometri.



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