Media deviano l'attenzione dalle vere notizie
di Lina Iaquinto

Sono stati approvati altri 60 miliardi di dollari in armi per Zelensky, dalla Camera USA, e 26 miliardi per Netanyahu. Notizie che dovrebbero essere di apertura di ogni tiggì e ogni prima pagina. Invece si parla d'altro.

Si continua a parlare di Scurati e della censura che ha subito in Rai, censura che per il PIDDÌ, ad esempio, ha un peso se viene applicata da un governo di destra, della Meloni in questo caso, e ne ha un altro su applicata proprio dal PIDDÌ, come nel caso ben noto, ma che poco fu attenzionato, del professor Alessandro Orsini, reo di analizzare la situazione ucraina e di anticipare conseguenze che si stanno dimostrando fondate di giorno in giorno.

Ma c'è una censura peggiore, ed è quella che si sta applicando a questi soccorsi di decina di miliardi di armi da parte degli USA a Zelensky e Netanyahu. Come è possibile che le notizie riguardanti la guerra ucraina e il massacro di civili palestinesi, con numeri che ormai viaggiano verso le 35.000 vittime, sia calato il silenzio?

Eppure è l'argomento dal quale dipendono tutti gli altri argomenti. L'economia europea sta crollando, il popolo ucraino è stato decimato, dei palestinesi non importa un fico secco a nessuno, la casa bianca invia un fiume di soldi per alimentare la guerra ucraino e il genocidio palestinese per ancora tanti anni, e noi stiamo qua, incuriositi dalla notizia dei nomi di Schlein e di Meloni sui rispettivi simboli di partito?

Ancora a seguire i programmi di intrattenimento - tiggì o talk è uguale - per essere informati se Elly e Giorgia si candideranno? Anche solo per questo andrebbero evitate come la peste entrambe. Due guerrafondaie, molto più simili di quanto loro stesse immaginano, perché agli ordini dello stesso padrone oltreoceano, messe nei rispettivi ruoli solo per confondere le menti.

Scurati è solo l'ultimo episodio di censura, che per le conseguenze che sta generando, fa sorgere il dubbio sia stato calcolato al tavolino, per distrarre l'opinione pubblica, ancora una volta, da quanto sta accadendo in Medioriente e in Ucraina.

È questa la censura che dovrebbe preoccuparci, perché riguarda il nostro futuro e quello dei nostri figli. Scurati avrà la sua compensazione in qualche maniera. Smettiamo il ruolo di criceti. Non c'è più tempo...

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