Veto USA a Palestina membro ONU
di Gabriella Mira Marq

Gli Stati Uniti hanno esercitato il loro diritto di veto per bloccare una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che garantisce alla Palestina la piena adesione all’ONU, ha riferito un corrispondente della TASS.

Un totale di 12 paesi, tra cui Russia e Cina, hanno votato a favore del documento, mentre due paesi – Svizzera e Regno Unito – si sono astenuti. Gli Stati Uniti sono stati l’unico paese a votare contro la proposta di risoluzione.

Il 4 aprile, Malta, che questo mese detiene la presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha accolto la richiesta della Palestina di riprendere il processo di adesione alle Nazioni Unite. La missione diplomatica palestinese ha allegato alla sua richiesta lettere di sostegno del gruppo dei Paesi arabi presso l'ONU, dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del Movimento dei paesi non allineati. Un altro allegato al documento contiene l'elenco dei 140 paesi che hanno già riconosciuto la Palestina come paese sovrano.

La Palestina ha chiesto di aderire alle Nazioni Unite come membro a pieno titolo nel 2011, ma in seguito ha deciso di rimanere nel suo attuale status di osservatore permanente. Secondo Mansour, l’obiettivo era persuadere le nazioni dominanti che la Palestina è degna di diventare un membro a pieno titolo dell’organizzazione globale.

I paesi con lo status di osservatore permanente possono partecipare alla maggior parte degli eventi delle Nazioni Unite e hanno accesso praticamente a tutti i documenti, ma non hanno diritto di voto. L’unico altro paese con lo status di osservatore permanente a questo punto è la Santa Sede (Vaticano).

L'adesione all'ONU è concessa dall'Assemblea Generale, su raccomandazione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. La richiesta di adesione dovrà essere approvata da nove dei 15 membri del Consiglio di Sicurezza, a condizione che nessuno dei membri permanenti (Regno Unito, Cina, Russia, Stati Uniti e Francia) eserciti il ​​proprio diritto di veto. Successivamente la questione passerà all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove per essere approvata dovrà ottenere il sostegno di almeno due terzi dei membri.

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