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17 aprile 2024
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Letta e Draghi pontificano invece di darci spiegazioni sul disastro
di Giuseppe Salamone *

Enrico Letta e Mario Draghi. Ecco, questi personaggi dovrebbero essere messi in primis ai margini dai posti di potere e poi inchiodati alle loro responsabilità perché ci devono delle spiegazioni! Invece ce li ritroviamo a pontificare a reti unificate perché sono stati chiamati in causa da Ursula Von der Leyen e soci per predisporre piani e report per rilanciare l'economia dei Paesi Europei.

Questi due personaggi, Mario Draghi ed Enrico Letta sono i maggiori fautori, assieme a Giorgia Meloni, del disastro economico che attanaglia l'Italia e l'Europa. Sono gli stessi che con le loro scelte scellerate, dettate ovviamente da Washington, ci hanno trascinato in guerra, distrutto il tessuto sociale, l'economia e dato il via a una deindustrializzazione. Lo hanno fatto per sostenere una guerra ora e l'austerità prima e non intendono mollare l'osso. Anzi, pretendono ancora di spiegare e proporre soluzioni ai problemi quando il problema è rappresentato da loro stessi.

A questi bisognerebbe sbattergli in faccia tutte le previsioni fatte quando ce ne hanno raccontata di ogni per giustificare e imporre sanzioni alla Russia e chiedergli conto. Perché erano quelli che ci raccontavano che la Russia sarebbe crollata in tre giorni e che le sanzioni non avrebbero colpito il nostro Paese. Erano quelli che ci affibbiavano etichette nonostante avessimo ragione nel dire che le sanzioni andavano contro i nostri stessi interessi. Bisognerebbe trattarli per come meriterebbero, esattamente come si trattano quei personaggi quando si ha il dubbio che le loro scelte siano dettate da incompetenza o da malafede. Invece nella nostra democrazia vengono acclamati come se fossero degli Dei scesi in terra e proposti per ricoprire ruoli di vertice governativi.

A proposito di sanzioni ed economia Russa al collasso in tre giorni, andiamo a leggere alcuni dati: il Fondo Monetario Internazionale, non la banca centrale del Cremlino, ha rilasciato i dati relativi ai Pil nazionali. L'Italia cresce dello 0,7% ma la stima è al ribasso dello 0,4% rispetto a gennaio. Il governo italiano si aspettava una crescita dell'1,2% e ci ha costruito sopra il DEF (documento di economia e finanza) che dal punto di vista economico e finanziario è l'atto più importante assieme alla manovra finanziaria. Con questa nuova stima, il governo dovrà trovare altri miliardi per finanziare quanto previsto. Oppure dovrà tagliare. Più probabile la seconda che ovviamente riguarderà i classici tagli sulla spesa sociale. Ma guarda un po' come fanno male queste sanzioni alla Russia mentre a noi ci consentono di navigare nell'oro. Non è vero?

Meloni nella conferenza stampa di fine anno diceva che l'Italia cresceva più di tutti in Europa. Già non era vero allora, figuriamoci adesso. Se prendiamo le economie del G7 l'Italia è l'ultima per crescita: +1,3% per la Germania, +1,4% per la Francia, un +1,0% per il Giappone, +1,5% per il Regno Unito, +2,3% per il Canada e +1,9% per gli Stati Uniti. Arriviamo al nocciolo della questione: e la Russia? Sempre il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita della Russia. Nel 2024 il Pil Russo crescerà del 3,2%. Addirittura un +0,6% rispetto alle previsioni di gennaio. Nel 2025 invece si prevede una crescita dell'1,8%, un +0,7% rispetto alla stima precedente.

Questi sono dati inconfutabili e questi dati ci dicono due cose: la prima che siamo governati da gente che se non è incompetente, allora è in malafede, la seconda che la Russia ha fatto un capolavoro economico e a oggi, Elvira Nabiullina, Governatrice della Banca centrale della Federazione Russa, è la migliore economista al mondo. Perché riuscire a fare questi numeri con infiniti di pacchetti di sanzioni, è un qualcosa che farà scuola di economia per tutti i secoli a venire. Bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di ammettere queste cose e andare a studiare approfonditamente ciò che ha messo in campo la classe dirigente Russa.

Perché la società si migliora intanto cooperando e non facendo la guerra. Poi non demonizzando l'avversario imposto dagli Stati Uniti e quindi prendere quanto di buono c'è in ogni singolo Paese del mondo. Dal punto di vista economico, oggi, dalla Russia non dobbiamo far altro che imparare. Altro che Draghi, Lagarde, Giorgetti, Letta e tutta la classe dirigente occidentale miserabile. Professori universitari Bocconiani e intellettuali a gettone onnipresenti nei talk show compresi, i quali prevedevano crolli per la Russia di oltre il 40%.

Se non ci togliamo dalla testa che non siamo superiori a nessuno, sia intellettualmente, sia moralmente, sia eticamente, il prossimo passo si chiamerà autodistruzione. E infatti è quello che sta accadendo. Tutto ciò perché il padrone a stelle e strisce ha deciso così...

* Coordinatore Commissione Esteri dell'Osservatorio


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