 |
Logica dell’escalation militare secondo i politici italiani
di
Antonio Greco
Secondo noi (governo e opposizione) e secondo i nostri alleati europei e statunitensi ad Israele è consentito di sorvolare lo spazio aereo di un paese sovrano (la Siria), di bombardare l’ambasciata di un altro paese sovrano (l’Iran), e quindi provocare la morte di tutti quelli che si trovavano all’interno: tredici persone (alti vertici militari iraniani).
Perché, sempre secondo noi e secondo i nostri alleati lo stato ebraico ha il diritto di “prendere di mira tutte le basi dei gruppi militari degli alleati iraniani come Hezbollah che vogliono distruggere lo stato di Israele.”
Fonti diplomatiche alleate sono entusiaste di questa impresa: “con l’attacco di Damasco, Israele ha dimostrato di poter colpire in modo mirato obiettivi considerati inviolabili come le sedi diplomatiche all'estero”.
In questo contesto però se l’Iran risponde con un’azione militare (legittima secondo il diritto internazionale) che peraltro non ha provocato vittime, arriva puntuale il comunicato della ineffabile Ursula che condanna “fermamente il palese e ingiustificabile attacco dell'Iran contro Israele. Invito l'Iran e i suoi alleati a cessare immediatamente questi attacchi". In sostanza il diritto internazionale interpretato ad uso e consumo dei desiderata dei nostri alleati.
Ma il bello è che tra la nostra sgangherata classe politica si assiste all’ennesima convergenza sui grandi temi internazionali: il PD (con annessi e connessi) e il governo presieduto dalla sorella d’Italia Giorgia. "L'attacco iraniano a Israele va condannato con forza.” Con queste parole la segretaria del PD ha espresso vicinanza al nostro premier.
Entrambe le due signore hanno rimosso la circostanza che si è trattato di un contrattacco omettendo di aggiungere che è scaturito dal sanguinoso raid su Damasco. Entrambe le leader si dicono disponibili a collaborare “per costruire la pace ed evitare l’escalation”. Per entrambe la priorità è il sostegno ad Israele sempre e comunque.
Capito? Piena convergenza tra governo e opposizione (?) tra destra e sinistra (?), ma totale scollamento tra la politica e il resto della
società civile. Ma soprattutto, quanta ipocrisia si legge nelle dichiarazioni di questi pigmei della politica, anche dando loro modo di silenziare per un po' l'opposizione più radicale a Netanyahu interna ai Democratici.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|