Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
15 aprile 2024
tutti gli speciali

Niger: corteo chiede ritiro delle truppe USA
di Anna Carla Amato

Dopo il rituro del NIger dagli accordi di sicurezza con Washington, sono state le organizzazioni della società civile nigerina a scendere in piazza sabato 13 aprile, organizzando una marcia seguita da un incontro per chiedere la partenza delle truppe militari statunitensi dal suolo nigerino. Questo corteo, partito da Place Toumou, intorno alle 8,30 si è concluso con un incontro in Place de la Concertation a Niamey dove si sono radunati migliaia di manifestanti.

In una dichiarazione resa pubblica in questa occasione, il presidente di tale movimento, Mohamed Alkabir, ha ricordato che "dall'avvento del CNSP il 26 luglio 2023, sotto la guida del compagno generale Abdourahmane Tiani, il nostro Paese ha avviato con orgoglio un processo dinamico di liberazione nei confronti delle nazioni imperialiste che hanno bloccato ogni tentativo di sviluppo socioeconomico, di sicurezza e culturale del nostro Paese, riducendoci così a rimanere eterni mendicanti seduti su una stuoia d’oro. Infatti, ha sostenuto, "la maggior parte dei partenariati firmati con paesi e istituzioni imperialiste non ci ha permesso di sfuggire alla dipendenza dagli aiuti, dal 1960 al 2023".

"Sul livello della sicurezza, il numero esponenziale delle morti dei nostri connazionali civili e militari registrato a Karamga, Bosso, Chinagoder, Inates, Anzourou, Téguéy e in diverse altre località negli ultimi dieci anni a seguito dell'istituzione della forza mercantile terroristica importata in il nostro spazio comunitario attraverso una classe politica vassalla illustra sufficientemente la tortuosità di questa partnership." Tale partenariato, ha proseguito, è "segnato dalla firma di accordi militari tanto inverosimili quanto fantoccio''. A riprova, la presenza dell’imponente arsenale militare del Pentagono e della CIA costituito da droni e satelliti, secondo una politica del regime dell’epoca, non ha mai permesso di evitare queste numerose tragedie".

Il presidente del movimento ha sottolineato, però, che è bastata "la morte a Tongo Tongo di 4 soldati americani in condizioni discutibili perché il 99% del nostro Paese si colorasse di isteria nella zona rossa, di fatto poco frequentata e sconsigliata. per potenziali investitori, turisti e altri partner". Il governo nigerino aveva lamentato che il 12 marzo 2024, la delegazione americana che ha incontrato il leader del paese del Sahel ha adottato un atteggiamento "condiscendente e paternalistico, caratteristico di uno spirito di schiavitù".

Per questo motivo, ha indicato Mohamed Alkabir, "il rifiuto del compagno presidente generale Tiani di ricevere la suddetta delegazione ha motivato il sit-in spontaneo della CSO Synergy del 15 marzo con l'obiettivo di riaffermare l'incrollabile sostegno del popolo alle sue autorità". '. Da notare che il giorno dopo questo sit-in, Synergy si è consolidata quando il CNSP ha reso pubblico il comunicato stampa che denunciava gli accordi egemonici, rivelando l'agenda di dominio dei nostri paesi e di predazione della nostra ricchezza.

"Questa manovra è felicemente portata avanti dagli imperialisti occidentali in complicità con una classe politica corrotta che ha ipotecato le nostre risorse per restare al potere", ha detto. Per lui, dopo l'effettiva partenza delle truppe straniere, "è imperativo individuare e trattare in modo imparziale le responsabilità e rendere conto". "Questa mobilitazione vuole essere un appello del popolo nigerino al governo americano affinché declini al più presto un calendario per il disimpegno delle sue truppe dal nostro paese'' ha spiegato prima di auspicare che ''il governo americano mantenere la motivazione per evitare qualsiasi escalation".

Il movimento delle CSO del Niger ha ribadito il suo "sostegno al CNSP nella sua nuova politica di diversificazione dei partenariati". Ha sottolineato che l’AES (alleanza fra Mali, Niger e Burkina Faso), è decollata e "dobbiamo sostenere gli sforzi delle nostre autorità per sostituire la valuta coloniale che è il CFA con la nostra valuta futura".


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale