In ricordo di Letizia Battaglia
di Rita Guma *

Ci lasciava due anni fa Letizia Battaglia, fin dalla fondazione dell'Osservatorio componente del nostro Comitato Scientifico.

Giornalista coraggiosa, editrice e fotografa di fama internazionale, era una paladina dei diritti delle donne, il cui dolore ha fotografato e per le quali ha diretto il mensile dal significativo titolo Mezzocielo, dalla parte delle donne.

Una persona bella dentro e fuori, che ha espresso amore e indignazione per la sua Sicilia e per il nostro paese penalizzato dalla criminalità organizzata, dall'incuria e dalla collusione di tanti governanti locali e nazionali.

Letizia ha messo a nudo attraverso i suoi scatti il cuore sofferente della sua Palermo. Ha documentato fotograficamente gli anni di piombo e le collusioni della mafia con pezzi dello stato, così come l'assassinio ad opera di Cosa Nostra di chi per lo stato ha dato la vita, come Piersanti Mattarella.

Conosciuta e amata anche all'estero, ha esposto le sue foto in molti paesi del mondo, ricevendo importanti premi stranieri. Dopo la strage di Capaci, a causa della sua sensibilità umana, ha tuttavia sentito il peso di tutta la violenza documentata e per questo ha abbandonato la fotografia.

Sempre pronta a mettersi in gioco per buone cause, ha fondato le Edizioni della Battaglia, ha diretto il Centro internazionale di Fotografia di Palermo, alla Zisa, è stata protagonista di documentari sul suo lavoro di denuncia.

Madre, amica, moglie, compagna, testimone, attivista, esponente della cultura, Letizia è stata tutte queste cose. Emanava passione, praticava l'impegno per un mondo migliore.

Noi dell'Osservatorio siamo stati fortunati ad averla nelle nostre fila, siamo orgogliosi del suo lascito morale e, naturalmente, ne sentiamo la mancanza.

* Presidente dell'Osservatorio