Evitare la guerra responsabilità dell'Occidente collettivo
di Gabriele Germani

Dopo decenni di angherie e con un possibile avvicinamento degli accordi di Abramo che li cancellerebbe per sempre, i palestinesi reagiscono. Israele scatena un genocidio su Gaza.

Israele perde la sua invincibilità e al netto di una terribile crudeltà, si impantana in un conflitto che le restituirà soldati impazziti che si fanno profili tinder nelle camerette distrutte dei bambini di Gaza.

Israele decide di alzare la tensione in Libano, in Siria, in Cisgiordania, colpisce un edificio diplomatico iraniano. L'Iran reagisce e con 200 droni buca lo spazio aereo israeliano.

Oggi siamo in bilico tra la Terza guerra mondiale e la scelta di Israele di rinunciare alla sua politica suprematista. La scelta del governo di costringere alla leva anche gli ultraortodossi e degli USA si non difendere Israele comporterà un esodo.

Spetterà a noi, Occidente collettivo, riassorbire questi ex soldati con sindromi da stress post-traumatico, come spettò alla Francia gestire i coloni in fuga dall'Algeria.

Israele è un colonialismo di coloni e come tale è più crudele del colonialismo da sfruttamento, non a caso sono stati Sudafrica e Namibia i più attivi in questa lotta affianco al popolo palestinese.

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