Mimmo Lucano assolto ma il suo sogno è stato distrutto
di Elisa Fontana *

La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha depositato le motivazioni della sentenza con cui aveva assolto Mimmo Lucano dalla condanna ad oltre 13 anni inflitta in primo grado dal tribunale di Locri.

La sentenza demolisce senza pietà il teorema del tribunale di primo grado, mette nero su bianco che le intercettazioni sono state compiute al di fuori dei casi previsti dalla legge, riconosce l'assoluta mancanza di qualunque fine di profitto e l'indiscutibile impegno solidaristico d Lucano, conferma che lo stesso non abbia mai neppure pensato di guadagnare sui rifugiati ed esclude che abbia mai “orchestrato un vero e proprio arrembaggio alle risorse pubbliche”, come scritto nella sentenza di primo grado.

“Lucano non si appropriò di alcuna somma di denari”, concludono.

Insomma i giudici della Corte d'Appello demoliscono la sentenza di primo grado e restituiscono l'onore a Mimmo Lucano, ma intanto lo scopo principale è stato raggiunto: il sogno di Mimmo Lucano è stato distrutto e tanti migranti sono stati scippati della concreta possibilità di una vita decente e di una conquistata dignità personale.

Missione compiuta, insomma. Adesso possiamo godere con i favolosi CPR che l'Europa ci farà costruire per ospitare fino a 30mila migranti, trattati come carne umana.

P.S.: avete avuto una qualche notizia delle motivazioni di questa sentenza dai nostri integerrimi organi di informazione?

* Coordinatrice Commissione Politica e Questione Morale dell'Osservatorio