Conferenza sulla pace in Ucraina: ci prendono per scemi
di Domenico Tiziani

Il 15 e 16 giugno si svolgerà in Svizzera una improbabile Conferenza per la pace in Ucraina.

Perchè improbabile? Perchè una Conferenza di pace , per svolgersi, ha bisogno di una di queste due condizioni o che uno dei belligeranti sia sconfitto (Conferenza di Versailles dopo la prima guerra mondiale , Yalta, al termine della seconda, quando la sconfitta dei tedeschi era imminente) o che entrambi decidano di sedersi intorno a un tavolo per dirimere diplomaticamente le controversie.

Che valore può avere una Conferenza di pace dove uno dei soggetti in conflitto, la Russia in questo caso, che fra l'altro, sul campo, sta vincendo la guerra, non è stato invitato?

Sarà, se si svolgerà, un teatrino propagandistico al quale parteciperanno un po' di paesi, quelli più ligi alla fedeltà atlantica, ad uso e consumo delle opinioni pubbliche occidentali che devono essere convinte a "fare sacrifici", trasformare l'economia europea in economia di guerra per sconfiggere l'orso russo che altrimenti, avendo una spesa militare che è un decimo di quella della Nato, arriverà fino a Lisbona.

Meravigliosa la dichiarazione del ministro degli esteri italiano, Tajani: "L'assenza della Russia alla Conferenza di pace in Svizzera sull'Ucraina non è un buon segnale: vuol dire che non vuole la pace".

Dunque, non si invita la Russia a questa cosiddetta Conferenza di pace e poi si accusa la Russia di non volere la pace perché non vi parteciperà.

Evidentemente ci prendono per scemi.