Attentato a ex ufficiale di Kiev critico verso Zelensky
di Pierfrancesco Pallante

Un attentato alla sua auto nella zona a nord di Mosca ha ferito l'ex ufficiale dei servizi di sicurezza ucraini (SBU), Vasily Prozorov, che dal 2018 è rifugiato in Russia e collabora coi Servizi russi. L'uomo si era espresso contro il regime di Kiev,. L'uomo è in cura medica e gli organi investigativi hanno avviato un'indagine penale.

L'esplosione si è verificata in un fuoristrada Toyota Land Cruiser Prado parcheggiato sull'autostrada Korovinskoye quando l'autista ha avviato il SUV. Nell'esplosione è rimasto ferito il proprietario del veicolo. Successivamente, i servizi operativi hanno affermato che si trattava di un ex ufficiale del servizio di sicurezza ucraino, trasferitosi in Russia prima dell'inizio dell'operazione militare speciale in Ucraina.

Le persone vicine al ferito hanno confermato alla stampa russa che Vasily Prozorov, ex dipendente della SBU, è rimasto ferito nell'esplosione dell'auto. La fonte ha detto che Prozorov si sente normale e sta ricevendo cure mediche. L'esplosione non ha causato incendi ma sono state danneggiate le auto vicine.

Il dipartimento di Mosca del comitato investigativo russo ha affermato che è stata avviata un’indagine criminale. Sul posto cono in corso indagini forensi. A breve saranno programmati numerosi esami, tra cui quelli medici e balistici. I servizi operativi hanno affermato che sono allo studio diverse versioni dell'incidente. Secondo uno di loro si sarebbe trattato di un ordigno esplosivo improvvisato, ma si stanno studiando anche altre possibili versioni.

Vasily Prozorov è stato ufficiale del servizio di sicurezza ucraino dal 1999 al 2018 e lavorava presso il centro antiterrorismo della SBU. È diventato famoso nel periodo precedente alle elezioni presidenziali in Ucraina nel marzo 2019, quando in una conferenza stampa in Russia ha rivelato le operazioni della SBU in Ucraina nel 2014-2018.

Prozorov è un fermo critico del regime di Kiev. Dopo l’attacco terroristico alla sala concerti Crocus City Hall, in una conferenza stampa a Mosca ha dichiarato che sull’accaduto c’erano impronte ucraine e che le azioni dei terroristi portavano tutte le caratteristiche tipiche degli attacchi di sabotaggio e ricognizione ucraini.

L'attentato presenta similitudini con quello alla giornalista Darya Dugina, uccisa il 20 agosto 2022 quando la sua auto è esplosa fuori Mosca. Il Servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha affermato che una donna ucraina di nome Natalya Vovk e sua figlia minorenne, Sofia Shaban, erano coinvolte nell'attacco e poi sono fuggite in Estonia.