UE e migranti: la faccia tosta
di Elisa Fontana *

“Abbiamo fatto la storia” ha dichiarato con grandissimo sprezzo del ridicolo e una faccia tosta non indifferente Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, a proposito dell'accordo faticosamente trovato dall'Europa sul problema delle migrazioni.

Il nuovo patto si propone di semplificare e rendere più veloce il percorso delle espulsioni e di agevolare il rimpatrio di coloro che non hanno diritto di rimanere in Europa. Durante la procedura che durerà 12 settimane i migranti saranno tenuti in strutture apposite, adulti e bambini insieme. Se la richiesta d'asilo verrà rifiutata i migranti verranno espulsi o verso il loro Paese d'origine o verso un Paese terzo considerato sicuro ad insindacabile giudizio dei sepolcri imbiancati europei, come la Tunisia, o attraverso i quali siano transitati come la Libia o la Turchia.

Durante le 12 settimane di istruttoria i migranti saranno considerati legalmente non presenti sul territorio europeo, negando loro qualunque accesso a servizi o diritti. Durante questa procedura i migranti saranno sottoposti ad una vera e propria schedatura tramite le impronte digitali e le immagini del volto, riversate su un data base. Tutti i migranti, bambini compresi. Assisteremo a schedature di massa che credevamo archiviate nei meandri maleodoranti e impresentabili della storia.

Ma che opzioni avranno gli Stati membri europei rispetto al ricollocamento dei migranti? Potranno accoglierli oppure rifiutarsi e versare una somma per ogni migrante rifiutato in base alla propria popolazione e al proprio Pil. Sono previsti centri di accoglienza nei Paesi di primo ingresso fino a 30 mila posti, di modo che i famigerati campi profughi di Samo o Kos saranno estesi anche qui da noi. E vi saranno rinchiusi anche tutti i bambini di qualunque età al seguito delle proprie famiglie o non accompagnati.

E vogliamo parlare delle migrazioni secondarie? Moltissimi migranti che sbarcano in Italia proseguono poi per altri Paesi europei spessissimo per ricongiungersi a familiari che vivono lì. E se gli Stati in cui vanno li vogliono espellere perché irregolari, dovrebbero farsi carico di un iter faticosissimo, costoso e senza garanzie di successo. Da adesso in poi dovranno solo rimandarli nel primo Paese dove sono sbarcati, cioè in larghissima parte in Italia.

Sì, Metsola, avete davvero fatto la storia, quella storia al contrario per cui l'unica pena degna sarebbe la damnatio memoriae, la cancellazione di ogni ricordo dei vostri nomi, dei vostri visi, delle vostre parole e delle vostre opere. Solo il silenzio della storia potrebbe diluire le colpe enormi di cui vi state macchiando con grandissima arroganza e ancora più grande disumanità.

* Coordinatrice della Commissione Politica e Questione Morale dell'Osservatorio

Dossier immigrazione e razzismo