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Cronaca nera: si dimentica che il protagonista è la vittima
di
Francesco P. Esposito *
La traiettoria è sempre la stessa.
Alla fine di tutto nei casi di cronaca nera i protagonisti del racconto diventano sempre e solo gli assassini.
Le vittime piano piano quasi spariscono dalla narrazione, i genitori e il loro dolore viene mangiato dal tritacarne di spettacoli, like, trasmissioni, curiosità, morbose o meno, verso i fatti di sangue.
Nessuno mette in dubbio il diritto di Mario Maccione e Podcast ONE MORE TIME di Luca Casadei di raccontare e raccontarsi, tanto meno io che come docente volontario al Carcere di Como vedo spesso detenuti ed ex detenuti, ci mancherebbe.
Approfitto però della presenza di Maccione a Radio Deejay per ribadire un principio che muove la mia divulgazione quotidiana: il fatto che l'assassino sopravviva alla vittima non deve mai far sparire chi è stato ammazzato dalla storia.
Le vittime del Mostro di Firenze sono le protagonista della storia.
Yara Gambirasio è la protagonista della storia di Brembate di Sopra.
Il piccolo Youssef Marzouk è protagonista della strage di Erba.
Emanuela Orlandi, Serena Mollicone, Lidia Macchi sono le protagoniste delle storie e non i complotti e chi li racconta, e potrei andare avanti con tanti dolorosi esempi.
Infine, anziché analizzare le dichiarazioni di Mario Maccione, penso sia più utile e buono ricordarvi di ascoltare la voce di Michele Tollis su questa storia per continuare a tenere alta l'attenzione su sette, gang e violenza anche tra i più giovani.
* Criminologo forense, componente del Comitato Tecnico-Giuridico dell'Osservatorio
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