Scholz: combattere il terrorismo in Mali
di Anna Carla Amato

La lotta contro il terrorismo nella regione del Sahel è necessaria. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo che il contingente militare tedesco si è ritirato dal paese africano al termine della Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite (MINUSMA) e del lavoro della Missione di formazione dell'Unione europea (EUTM) nel paese.

Scholz e il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius hanno tenuto una cerimonia per celebrare la fine delle forze armate tedesche nella MINUSMA e nell'EUTM.

Secondo l'ufficio stampa del governo tedesco, Scholz ha affermato: "La stabilizzazione del Mali e dell'intera regione di fronte alle minacce terroristiche rimane un compito cruciale", aggiungendo che nonostante le crescenti sfide, la cooperazione con i paesi del Sahel è un must.

Ha continuato rivolgendosi all'Unione africana e alla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale chiedendo ulteriore cooperazione.

Il contingente MINUSMA si è ritirato dal Mali entro il 31 dicembre 2023, ma le truppe tedesche sono partite entro il 15 dicembre dello stesso anno. La missione MINUSMA, che contava circa 11.600 soldati e 1.500 agenti di polizia, è iniziata nel 2013 dopo lo scoppio delle insurrezioni nel nord del Mali l’anno precedente.

Il Mali è alle prese con insurrezioni dal 2012 e dal 2020 è stato testimone di due colpi di stato militari. I colonnelli, insoddisfatti per la gestione da parte del governo della lunga insurrezione, hanno preso il potere nell’agosto 2020 e poi hanno effettuato un altro colpo di stato nel maggio dell’anno successivo.

IN questi ultimi anni hanno chiuso i rapporti con la Francia, di cui il Mali era precedentemente una colonia, e iniziato una collaborazione con altri stati del Sahel, ovvero Niger e Burkina Faso, con cui hanno stretto una associazione che prevede anche l'aspetto della sicurezza.