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11 aprile 2024
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Vittime di mafia: Annalisa
di Pino Maniaci

Suo padre era stato ucciso in un agguato di mafia nel 1993. Erano passati cinque anni e lei, Annalisa Isaia, era ormai una ragazza di vent'anni che aveva conosciuto la violenza e voleva lasciarsela alle spalle, cercando di andare avanti nonostante il dolore, mai immutato, per quella grave perdita ma suo zio glielo impedì, uccidendola a sangue freddo.

Sì, avete letto bene: Luciano Daniele Trovato, fratello di sua mamma, la chiamò con una scusa, la fece salire in macchina e la portò in una campagna vicino Catania, dove le sparò due colpi di pistola alla testa.

La signora Ignazia, dopo aver denunciato la scomparsa della figlia, organizzò delle ricerche alle quali prese parte anche lui, lo zio assassino. Un mese dopo, il 10 aprile 1998, la verità: un pentito raccontò tutti i particolari di quel delitto, permettendo il ritrovamento del cadavere della ragazza, seppellito sotto un metro di terra.

Trovato faceva parte della cosca degli Sciuto e voleva troncare a tutti i costi la relazione della nipote con un ragazzo del clan rivale dei Laudani perché gli aveva macchiato l'onore, tanto che veniva deriso dai suoi compagni di merenda. Inizialmente voleva solo spaventarla, si giustificò lui un anno dopo, ma lei gli teneva testa e quindi scelse di punirla con il sangue.

Sembra surreale ma successe veramente. E non è tutto. Con la stessa pistola che utilizzò per giustiziare Annalisa, il 7 aprile dello stesso anno scatenò una sparatoria costata la vita ad un mafioso della zona, durante la quale colpì agli occhi il piccolo Nico Querulo, di appena cinque anni, rendendolo cieco per sempre. Il solito regolamento di conti, per il quale qualche tempo dopo furono condannati mandanti ed esecutori materiali, compreso Luciano Daniele Trovato.

Oggi, di Annalisa, ci resta soltanto una foto. Sbiadita, come la sua storia, oggi completamente dimenticata da tante, troppe persone. Noi ci impegniamo quotidianamente per ricordare queste vittime di cui nessuno parla. La memoria non deve morire.

La mafia è una montagna di merda.


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