Media: cresce la propaganda sionista
di Antonio Greco

È da un po’ di giorni che i media nazionali hanno intensificato la propaganda sionista.

Campioni assoluti in questo scorcio di stagione sono: Molinari, direttore sfiduciato di Repubblica che giustifica il genocidio sui palestinesi perché Israele doveva rispondere al brutale attentato del 7 ottobre; Parenzo, che su La7 continua la sua ridicola litania di quanto siano “democratiche” le università israeliane al contrario di quella della Striscia (dimenticando che i suoi amici l’hanno completamente rasa al suolo); Mieli, presunto storico che attribuisce ad Hamas la responsabilità del genocidio di oltre trentamila civili palestinesi, assolvendo quindi il criminale di guerra Netanyahu.

In radio la palma di campioni del mondo di sionismo praticato sono Foa e la sig.ra Chirico tutti insieme citano solo una parte delle parole del Papa contro Hamas ma omettono le severe critiche rivolte al governo di Israele domenica scorsa all'Angelus quando ha usato il termine terrorismo per definire le bombe che piovono su Gaza.

Mentre queste gentili personcine pontificano nelle TV, nelle radio, sui giornali, ieri un attacco aereo israeliano su un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha ucciso 14 persone, in gran parte donne e bambini, e altri 30 sono rimasti gravemente feriti. (Fonte: CNN il dottor Khalil Al-Dikran, portavoce dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa).

Naturalmente, secondo la teoria dominante questi omicidi sono solo l’effetto collaterale della guerra contro Hamas, che “incidentalmente” può causare anche la morte di donne, bambini, anziani, civili, tutti rigorosamente civili. Una “strana” guerra perché raramente colpisce l’obiettivo, e cioè i terroristi di Hamas.

Ma non sarà che il vero obiettivo del governo criminale di Netanyahu è proprio quello di fare piazza pulita dei palestinesi, di tutti i palestinesi nessuno escluso?

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