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09 aprile 2024
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Identikit del supporter del genocidio
di Alessandro Ferretti

L'ultimo sondaggio Gallup negli USA (qui da noi non si sonda nulla, non sia mai che si evidenzi quanto il genocidio fa schifo agli italiani) mostra che nonostante la disinformazione continui a pienissimo regime il sostegno al massacro israeliano sta crollando sempre più: solo il 36% degli intervistati è ancora favorevole, mentre i contrari sono al 55%.

Nel sondaggio ci sono anche le risposte divise per genere, etnia (bianchi/non bianchi), età, titolo di studio, partito politico e ricchezza, che presentano notevoli e istruttive differenze.

Una delle differenze più clamorose riguarda il genere: ad approvare la strage sono il 44% del maschi e solo il 30% delle femmine. Tra "bianchi" e "non bianchi" la differenza è simile: approvano il 42% dei primi e solo il 27% dei secondi.

Anche sull'età le differenze sono grandi: a tifare genocidio sono il 46% degli ultra-55enni, mentre solo il 30% dei 35-54enni e il 28% dei 18-34enni è così disumano. Più sorprendentemente, il livello di istruzione non fa una grande differenza: si va dal 38% dei laureati al 34% dei diplomati o meno, mentre la differenza tra i partiti politici è clamorosa: l'approvazione scende dal 64% dei repubblicani fino al 18% dei democratici, passando per il 29% degli indipendenti.

Infine il reddito: ad approvare i crimini israeliani sono in maggioranza i ricchi, col 41% di coloro che guadagnano più di 100.000 dollari all'anno, mentre tra chi guadagna meno di così l'approvazione scende al 32%.

In definitiva, il prototipo del genocidario è maschio, bianco, anziano, di destra e ricco: ovvero, (ma guarda un po'!) il perfetto identikit della classe dominante, di chi detiene il potere.

Questo spiega molto bene il motivo per cui alcuni, a fronte di crimini senza precedenti, ancora firmano agghiaccianti appelli o lettere contro chi ne chiede lo stop. Non sono tanto i dominanti a farlo, perchè hanno capito che hanno parecchio da perdere, ma piuttosto coloro che venderebbero la madre per fare carriera e che sperano, aderendo pubblicamente a simili scempi, di acquisire benevolenza presso chi detiene potere.

Allo stesso modo si spiega il silenzio ipocrita di chi da sei mesi parla di qualsiasi cosa tranne che di Gaza: semplicemente, non vogliono inimicarsi persone "in alto" che potrebbero ostacolare le loro miserevoli ambizioni.

La strada per il genocidio non è quindi solo lastricata di interessi dei potenti, ma anche dalla miseria umana di tanti piccoli personaggi che, incapaci di guadagnarsi la stima dei loro simili, cercano di compensare acquisendo potere su di loro.

La radice dei peggiori mali umani è da sempre la medesima: la smania per il potere. L'unico rimedio, da sempre, è combatterlo: batti il tuo tempo per fottere il potere!

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