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Israele conferma a Le Monde: mai esistiti i 40 bambini decapitati
di
Paolo Mossetti
Il quotidiano Le Monde - non OttolinaTv o la Gazzetta di Al Fatah - sceglie di tornare sulla storia più rappresentativa della lotta tra vecchi automatismi ideologici e debunking dal basso, quella dei «40 neonati decapitati», origine anche di un meccanismo di intimidazioni e offese per tanti giornalisti.
Lo fa per capire come è stato possibile un fallimento così clamoroso e quali conformismi lo hanno generato:
«Questa storia e le sue varianti sono diventate virali come mai prima d'ora, arrivando persino a essere menzionate dalla Casa Bianca.
Tuttavia, nell'orrore di questo massacro, nel quale sono stati uccisi 38 minori, tra cui due neonati, non c'erano mai 40 bambini decapitati. Né a Kfar Aza né in nessun altro kibbutz, ha confermato l'ufficio stampa del governo israeliano a Le Monde.
Come è nata questa falsa informazione? Può essere paragonata all'affare delle incubatrici del Kuwait, una storia inventata di bambini rapiti e massacrati che è stata in parte utilizzata per giustificare la prima guerra del Golfo?
L'indagine de Le Monde getta luce su una voce nata in modo organico, da una miscela di emozione, confusione e esagerazione macabra. Israele non ha fatto nulla per combatterlo e ha più spesso cercato di strumentalizzarlo che negarlo».
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