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07 aprile 2024
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L'ordine del mondo sta crollando?
di Gabriele Germani

Negli ultimi giorni abbiamo visto verificarsi due episodi gravissimi. Mentre le nostre città si riscaldano con un caldo sole estivo (il grande elefante nella stanza), Israele ha pensato bene di bombardare un edificio diplomatico iraniano in Siria, nel disperato tentativo di coinvolgere Siria, Iran e Hezbollah a qualche titolo nel conflitto e spingere così dentro anche dei reticenti USA (che stanno tirando acqua sul fuoco anche nel Mar Rosso con lo Yemen).

Perché? Perché tra pochi mesi si vota, la capacità industriale e militare statunitense è al limite (nonostante i massicci investimenti) e la classe dirigente divisa, al limite riescono a sostenere l'Ucraina, figurarsi un coinvolgimento massiccio in Medio Oriente. Questo di base è il problema.

L'Iran non vuole la guerra aperta, o almeno così si spera, perché al momento il blocco euroasiatico (Cina-Russia-Iran) stima di non avere ancora forza sufficiente per affrontare i nemici, o semplicemente pensa che non ne valga la pena.

Ad esempio: che farebbe l'India in un caso simile? Neutrale o sosterebbe l'Occidente? I segnali giunti fino ad ora fanno pensare a una posa furbesca, ma lievemente filo-occidentale: invio di agricoltori indiani a sostituire la manodopera palestinese in Israele e rivolte in Kashmir (nodo gordiano della questione India-Pakistan) in sostegno a Gaza (Kashmir e Gaza che il neo-presidente pakistano nel discorso di insediamento ha paragonato).

Intanto l'Ecuador ha assaltato l'ambasciata del Messico. Il nuovo governo centrista-liberale (dunque di destra) ha arrestato l'ex presidente ecuadoriano Glas, rifugiatosi presso la sede diplomatica per motivi legali e AMLO (il presidente messicano) ha annunciato l'interruzione dei rapporti diplomatici.

Intanto per chi è a Roma, Milano o nei paesi francofoni segnalo questa manifestazione contro l'imperialismo e il massacro in atto nel Congo orientale. Sul fatto siamo alle comiche, gli occidentofili danno la colpa alla Cina e alle imprese cinesi del massacro, però poi girano con auto elettriche e telefonini fatti litio, cobalto e tanti altri minerali estratti in quelle miniere, ma la colpa sarà dei singoli imprenditori cinesi, certamente...

(Tra le altre cose il Partito Comunista Cinese ormai circa due anni fa ha dato una pesante stretta di vite sugli imprenditori rapaci in Africa che danneggiano l'immagine di Pechino, ma vabbè, i giornalisti occidentali sono parole in libertà).

Balliamo sul burrone, amici, compagni e fratelli.

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