UE: Israele non fa abbastanza per far passare aiuti umanitari
di Pierpaolo Minardi

Josep Borrell ha dichiarato ieri che la decisione di Israele di aprire alcuni valichi per l'ingresso degli aiuti umanitari è insufficiente. Lo ha affermato in un post sulla piattaforma “X”, commentando l'accordo di Israele di consentire temporaneamente la consegna di aiuti umanitari attraverso il porto di Ashdod e il valico di “Erez” (Beit Hanoun), e di aumentare gli aiuti giordani attraverso il valico “Kerem Shalom”.

Il rappresentante europeo ha descritto la decisione israeliana come il risultato della diffusa condanna da parte della comunità internazionale e delle pressioni dopo l'uccisione dei dipendenti della World Central Kitchen nella Striscia di Gaza lo scorso lunedì. L’esercito israeliano ha preso di mira un attacco aereo sul convoglio “International Kitchen” nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo 7 persone di nazionalità australiana, polacca, britannica, statunitense, canadese e palestinese.

Borrell ha sottolineato che i valichi di frontiera che verranno aperti non saranno sufficienti per prevenire la carestia a Gaza. Ha affermato che la risoluzione n. 2728 del Consiglio di Sicurezza, che mira a fornire aiuti umanitari a Gaza, deve essere attuata.

Anche il presidente del Consiglio dell'Unione europea, Charles Michel, ha confermato venerdì in una dichiarazione che la decisione israeliana sull'ingresso degli aiuti a Gaza non è sufficiente.

Ciò avviene dopo che il "Gabinetto di Guerra" di Tel Aviv ha accettato di consentire temporaneamente l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza attraverso il porto di Ashdod e il valico di "Erez", e consentirà anche un aumento degli aiuti giordani attraverso il valico di "Kerem Shalom". In realtà - come documentato da numerosi video, molti coloni israeliani si stanno adoperando per impedire il passaggio dei camion e l'accesso alle persone bisognose di aiuti.

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