Colombia chiede di intervenire in processo a Israele all'Aja
di Armando Lo Giudice

La Colombia ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) di consentirle di intervenire nella causa che il Sudafrica ha intentato contro Israele per atti di "genocidio" nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito venerdì la corte.

“Oggi la Colombia, invocando l’articolo 63 dello Statuto della Corte, ha depositato nella cancelleria della Corte una dichiarazione di intervento nella causa riguardante l’applicazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza,” si legge in un comunicato.

La Colombia ha chiarito che non intende partecipare al processo avviato dal Sudafrica, ma intende presentare la propria dichiarazione “nella sincera convinzione che gli Stati parti della Convenzione sul genocidio dovrebbero fare tutto ciò che è in loro potere per contribuire a garantire la prevenzione, la repressione e la punizione del genocidio”.

L'ICJ dell'Aia ha la prerogativa di consentire agli Stati di esprimere il proprio punto di vista e diversi Stati hanno affermato che cercheranno di intervenire nel caso. Il Ministero degli Esteri colombiano ha esortato altri paesi a "partecipare al processo".

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha ripetutamente espresso il suo sostegno alla causa affermando che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta violando le regole della Convenzione per la prevenzione del genocidio del 1948. Petro ha difeso la causa palestinese, minacciando in più occasioni di rompere i rapporti con Israele.

La settimana scorsa, i giudici della Corte Suprema delle Nazioni Unite hanno ordinato a Israele di “adottare tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire, senza indugio… la fornitura senza ostacoli… dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria urgentemente necessari” ai palestinesi di Gaza.

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