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Israele bombarda tutti ma nessuno interviene
di
Ahmad M. Shakakini
Commentando il raid israeliano che ha ucciso sette operatori umanitari del WCK, Francesca Albanese, Relatrice Speciale dell'ONU sulla Palestina, ha scritto: "Sapendo come opera Israele, la mia valutazione è che le forze israeliane hanno ucciso intenzionalmente gli operatori umanitari in modo che i donatori si ritirassero e i civili a Gaza potessero continuare a morire di fame in silenzio. Israele sa che i paesi occidentali e la maggior parte dei paesi arabi non muoveranno un dito per i Palestinesi."
Netanyahu ha detto che il bombardamento che ha ucciso i sette operatori umanitari è stato "tragico" e "non intenzionale", aggiungendo che sarebbe stato fatto tutto per evitare che si ripetesse. Ciò conferma che il massacro israeliano di 33.000 palestinesi è stato intenzionale. Grazie per il chiarimento e l'ammissione.
L'eco che ha avuto nei media occidentali e la reazioni occidentali in generale all’assassinio sionista degli operatori umanitari non arabi a Gaza ha dimostrato, ancora una volta, che l'occidente "non" è razzista.
Il giorno in cui il regime genocida israeliano ha ucciso gli operatori umanitari, ha anche bombardato l’ambasciata iraniana in Siria uccidendo e ferendo molte persone.
In un solo giorno, così, il regime genocida israeliano ha bombardato Siria, Iran, Gaza e Libano. In Libano oltre a bombardare più volte l'esercito libanese che non ha risposto e non intende difendersi o difendere il paese, i sionisti, tre giorni fa, hanno anche bombardato una postazioni dell'UNIFIL.
"Tre osservatori militari e un assistente libanese sono rimasti feriti quando un'esplosione è avvenuta vicino alla loro postazione", dice la dichiarazione dell'UNIFIL, che non osa dire da chi è stata bombardata, confermando di essere uno strumento filo-israeliano nel sud del Libano.
Il genocidio sionista continua oltrepassando ogni linea rossa: una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che richiede il cessate il fuoco e le disposizioni della Corte di Giustizia Internazionale e soprattutto la forte condanna di tutti i popoli del mondo che manifestano quotidianamente.
Gaza e la sua resistenza, oltre ad evidenziare la natura razzista fascista del regime genocida israeliano, evidenziano l'assenza di istituzioni internazionali in grado di fermare i guerrafondai e imporre l'applicazione del diritto internazionale.
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